Sarà un Natale di speranza per i tifosi della Salernitana ma anche di lavoro serrato per i trustee incaricati di cedere la società granata entro il 31 dicembre. Il diktat arrivato dal presidente federale Gabriele Gravina ha smosso le acque ed in queste ore diversi potenziali acquirenti hanno riallacciato i contatti con Susanna Isgrò e Paolo Bertoli. Il tempo, però, stringe ed eventuali, ulteriori frenate risulterebbero letali per il destino della Salernitana.
Le ipotesi, al momento, sono diverse e tutte percorribili. Ma bisognerà muoversi. Entro il 27 dicembre potrebbe arrivare la manifestazione d'interesse del gruppo d'imprenditori sollecitato da Domenico Cerruti, ex patron dell'Agropoli che vanta anche un rapporto di amicizia con il presidente Gravina e che resterebbe fuori dall'operazione. L'avvocato Simone Ferrara, salernitano di nascita ma con studio a Roma, sta coordinando la cordata di cui fa parte anche l'imprenditore Francesco Agnello.
In campo c'è pure Implenia, colosso svizzero che nei mesi scorsi aveva avuto accesso alla data room ma che, poi, non ha presentato l'offerta vincolante entro il 5 dicembre. Ma quello elvetico non sarebbe l'unico gruppo che, dopo il diktat di Gravina, avrebbe chiesto nuovamente informazioni ai trustee sulla Salernitana. Resta in piedi anche la soluzione locale portata avanti dal notaio Roberto Orlando e dall'avvocato Michele Tedesco.
Le strade per evitare l'esclusione dal campionato, dunque, sono molteplici ma entro il 31 dicembre ci dovrà essere un'offerta vincolante ben presentata e accettata dai trustee. Soltanto a quel punto potrà scattare la proroga di 45 giorni che servirà per completare il passaggio di consegne.