La svolta legata alla cessione della Salernitana sembrava essere davvero dietro l'angolo. E, invece, il colpo di scena ha finito per sorprendere perfino i trustee. Il futuro granata resta in bilico e martedì sarà passato ai raggi x dal Consiglio Federale che si riunirà in via Allegri anche per discutere del caso Salernitana e per assumere le determinazioni conseguenti. Domani Susanna Isgrò e Paolo Bertoli dirameranno un comunicato stampa per fare il punto della situazione. Gli scenari ipotizzabili al momento sono due: se entro mezzanotte arriverà il pagamento della caparra (5% dell'offerta) richiesta a titolo di garanzia, sarà comunicato alla Figc il nome dell'acquirente scelto; viceversa i rappresentanti di Melior Trust e Widar Trust dovranno informare la Federazione della mancanza di proposte concrete e, contestualmente, chiedere una proroga per la cessione, probabilmente fino al termine della stagione. La seconda, al momento, sembra essere l'ipotesi più percorribile. Ma a quel punto la palla passerà nel campo della Federazione che martedì in via Allegri dovrà decidere se avallare la richiesta dei trustee o se restare irremovibile sui propri passi e sancire l'esclusione dal campionato in caso di mancata cessione al 31 dicembre. Quest'ultima ipotesi, naturalmente, provocherebbe un terremoto sportivo difficilmente gestibile e che potrebbe innescare una serie di ricorsi e controricorsi. Si vedrà.
LA FRENATA – Eppure, come detto, la fumata bianca per la cessione sembrava vicina. Alla scadenza del 5 dicembre i trustee avevano ricevuto tre offerte: una italiana e riconducibile ad imprenditori romani; un'altra italo-francese legata al mondo del cinema e un'altra straniera. In realtà nel corso dei mesi si erano interessati alla Salernitana anche una cordata americana ed una saudita ma i tempi ristretti hanno portato i due gruppi a non andare fino in fondo.
Da dicembre in avanti, invece, la pista più concreta è stata quella italo-francese: l'offerta presentata era piaciuta ai trustee anche perché prevedeva risorse - ritenute congrue - da destinare all'allestimento della squadra per provare a conservare la serie A. Agli atti ci sarebbe anche un documento con il quale il gruppo (che nelle ultime settimane si è affidato anche ad un altro consulente con sede nel Nord-Italia) si sarebbe impegnato a versare la caparra entro il 13 dicembre. Tutto, dunque, sembrava essere al proprio posto e la scelta era stata fatta. Qualcosa, però, non è andato per il verso giusto. E i motivi del mancato pagamento dell'acconto restano avvolti nel mistero. La speranza è che entro la mezzanotte qualcosa possa sbloccarsi anche se le chance sembrano essere davvero poche.
Domani i trustee emetteranno la nota stampa per far chiarezza sull'esito delle operazioni. Un finale di cui sarebbe già stata informata anche la Federazione (come s'intuisce anche dall'ordine del giorno del Consiglio Federale) che, di qui a breve, sarà chiamata a pronunciarsi nuovamente sul futuro della Salernitana: esclusione o proroga. Un dilemma che tiene tutti con il fiato sospeso ma che, comunque vada, lascerà tutti scontenti.