Salernitana, Bianchi a 696 Tv: «La società sarà venduta, noi non molleremo mai»

Il dirigente granata: «Colantuono gode della fiducia della società, ha bisogno di tempo»

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Salerno.  

«La Salernitana, per me, è stata venduta. Nel senso che dall’ultimo comunicato dei trustee è emerso in maniera chiara che ci sono più di un’offerta. Entro il 31 dicembre sarà venduta, di questo ne sono convinto». Lo ha detto Alberto Bianchi, club manager della Salernitana, nel corso della trasmissione Granatissimi, in onda questa sera su Ottochannel 696. «La Salernitana ha già i soldi in cassa per pagare i calciatori fino a fine dicembre. È una società sana, che ha i conti in regola. Aspetti che, a mio giudizio, la rendono appetibile in quanto chi la prende ha da guadagnare anche dal punto di vista economico».

Sul momento attraversato dalla Salernitana, il dirigente granata ha chiarito: «La partita con la Sampdoria non è andata come l’avevamo preparata. È evidente che la Salernitana non sta attraversando un buon momento di forma ma non mi piace partecipare al gioco del disfattismo. Noi non molleremo mai fino all’ultimo istante ma secondo me si sta buttando troppo la croce su dei giocatori. Non è il primo momento di difficoltà che viviamo a Salerno ma credo che abbiamo bisogno del sostegno di tutto l’ambiente, e questo lo zoccolo duro lo ha capito. Sappiamo che dobbiamo arrivare al mercato di gennaio per rinforzare la rosa, siamo partiti in ritardo ma sappiamo anche che abbiamo avuto delle defezioni pesanti. Non dimentichiamo che la Salernitana ha perso contemporaneamente tre centrocampisti. In ogni caso non si devono fare i processi al 20 novembre, la Salernitana purtroppo ha pagato dazio più delle altre neopromosse, per tanti motivi. Ma non sono d’accordo a fare il funerale alla Salernitana il 23 novembre».

Sull’arrivo di Ribery e sulle sue condizioni: «Sta meglio e si sta gestendo. Lo abbiamo preso oltre che per il giocatore che è anche per alzare l’asticella ed aiutare a crescere tanti calciatori che abbiamo in gruppo».

Sulla posizione di Colantuono e sull’addio di Castori: «Cosa succede in caso di passo falso a Cagliari? Penso assolutamente nulla. Colantuono gode della stima e della fiducia della società. Pensiamo sia la persona giusta, sia per l’esperienza che ha che per la sua conoscenza della piazza. Con l’ambiente Salernitana è pronto a tutto. In ogni caso sottolineo che ho profonda stima dell’uomo e dell’allenatore Castori che ci ha riportato in A. Il perché dell’esonero? Abbiamo preso in analisi un determinato periodo e abbiamo fatto le nostre valutazioni. Ora credo che bisogna dare il tempo a Colantuono ma siamo consapevoli e convinti che tutti noi dobbiamo dare qualcosa in più, giocatori compresi».

Bianchi, che nel corso della trasmissione ha ricordato i play out di Venezia («Dopo l’espulsione di Minala, Sasà Avallone mi guardò e mi disse “oggi non ci salva nemmeno San Matteo”»), ha garantito che la società è già al lavoro per individuare i rinforzi necessari per potenziare la rosa a gennaio («se ci saremo noi abbiamo le idee chiare, altrimenti chi verrà farà le sue valutazioni») ed ha parlato anche del caro biglietti: «Abbiamo fatto i mini abbonamenti che consentivano di vedere tre partite con 99 euro in Curva. Una scelta con la quale volevamo andare proprio incontro allo zoccolo duro perché per la partita con la Juventus, ad esempio, abbiamo richieste da tutto il Sud Italia. E quindi volevamo tutelare i nostri tifosi. È chiaro, invece, che se uno viene dalla Puglia per non tifare Salernitana, deve pagare un costo maggiore».