Mentre il campionato osserverà un turno di riposo per gli impegni delle Nazionali, in casa Salernitana i riflettori torneranno ad essere puntati sul futuro societario del club. Tra meno di una settimana scadrà il termine indicato dai trustee per la presentazione delle offerte vincolanti per l'acquisto della Salernitana. La scadenza, stavolta, avrà un valore molto indicativo: in caso di nuova fumata grigia, infatti, il futuro del cavalluccio marino potrebbe intricarsi notevolmente. Ma dalla Capitale filtra cauto ottimismo e l'impressione è che entro il 15 novembre saranno presentate offerte ufficiali. Alla finestra ci sono tre gruppi, due con targa estera ed uno italiano, che hanno manifestato un'intenzione abbastanza concreta di rilevare la società granata. Ma in queste ore si sarebbe fatto avanti anche un altro potenziale acquirente. Da questa cerchia ristretta potrebbe venir fuori il nome del futuro proprietario della Salernitana.
La speranza dei tifosi è che entro lunedì i soggetti interessati si decidano a mettere nero su bianco con l'invio di una proposta ufficiale. A quel punto i trustee Paolo Bertoli e Susanna Isgrò avrebbero un mese di tempo per decidere se accettarla o meno. Molto, però, dipenderà dalla cifra che sarà messa sul tavolo: i risultati sportivi deludenti ed i costi aggiuntivi legati al cambio di allenatore potrebbero, ad esempio, portare gli investitori a presentare un'offerta più bassa rispetto alla valutazione effettuata in estate. In ogni, dopo il 15 novembre, la palla passerà nelle mani dei trustee. Se l'offerta dovesse essere ritenuta congrua, proseguirà la procedura per arrivare al passaggio di consegne entro il 31 dicembre; se le offerte valide saranno più di una, si procederà ad indire una gara per assegnare la Salernitana al miglior offerente.
La situazione, invece, rischierebbe di complicarsi se entro lunedì non dovesse arrivare alcuna proposta nella pec dei trustee. A quel punto Melior Trust e Widar Trust sarebbero costretti a riaprire i termini e a fissare una nuova scadenza ma i tempi diventerebbero decisamente più stretti. E, non è da escludere, che la palla potrebbe passare nuovamente nelle mani della Figc.