«La società è giusto che faccia le sue valutazioni. Io non mollo, combatto. Da quando sono nato non ho mai mollato un centimetro, è la mia mentalità. I miei giocatori devono rialzare la testa, c’è da lavorarci. Bisogna vincere una gara e non guardare al risultato degli altri». Angelo Gregucci, dopo il ko subito dalla Salernitana contro il Carpi, non getta la spugna e ribadisce la sua volontà di restare sulla panchina del cavalluccio marino. «Bisogna analizzare con calma questa sconfitta. Siamo stati in partita fino a 10-12 minuti dalla fine. Nel primo tempo abbiamo avuto una buona reazione, la cosa che mi fa arrabbiare è stato l’approccio avuto a inizio del secondo tempo. Dopo 2’ abbiamo preso gol in modo troppo facile». Errori su cui Gregucci dovrà lavorare in vista della sfida in programma mercoledì a Foggia. «C’è da vincere una partita, bisogna determinare da noi il nostro destino non da quello che fanno gli altri. Ho sempre ribadito, il campionato non è finito. Dobbiamo avere la forza di rialzarsi e fare partite migliori. L’atteggiamento iniziale non è stato corretto, bisogna cambiare anche perché nei primi minuti di gara prendiamo sempre gol e non penso che gli avversari facciano tanto per segnare, anzi a volte ci mettiamo anche del nostro».
Gregucci: «Non mollo, ora serve una vittoria»
Il tecnico: «Non guardiamo ai risultati degli altri, il campionato non è finito»
Salerno.