Dionigi: "Salernitana, Avellino e Benevento piazze importanti"

L'ex bomber, oggi allenatore ospite del club Napoli Mercato San Severino parla delle tre campane

Mercato San Severino.  

Come spesso accade, il Club Napoli di Mercato San Severino ospita ex calciatori o dirigenti che hanno militato tra le fila dei partenopei. Ieri è stata la volta dell'ex bomber Davide Dionigi, che ha vestito la casacca del Napoli dalla stagione 2002 a quella 2004. Non era il miglior Napoli, quello, come ricorda lo stesso Dionigi, non fosse altro che per le difficoltà economiche attraversate dal club. Allora c'era Naldi al timone di quella squadra, che come ricorda Dionigi era formata da tanti calciatori anche importanti. Da Roberto Stellone, che era il capitano, passando per il portoghese Vidigal, Saber, l'argentino Husain, Floro Flores, e Rastelli.

Qualcuno gioca ancora, molti di questi ora sono allenatori più o meno affermati. Anche Dionigi dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Taranto e poi Andria le sue ultime squadre da calciatore, ha intrapreso la carriera di tecnico. L'esordio sulla panchina proprio del Taranto dove ha vinto subito un campionato, poi sottrattogli per una penalizzazione dovuta a problemi societari, poi la Reggina, formazione dove da calciatore aveva raccolto grandi soddisfazioni, meno da tecnico perché anche qui i problemi societari hanno minato il suo cammino. Il passaggio alla Cremonese, dove prende il posto dell'ex tecnico della Salernitana Vincenzo Torrente, e la parentesi piena di difficoltà a Varese, prima di approdare a Matera.

Qui firma un biennale, ma il 5 ottobre viene esonerato per divergenze con la proprietà, e al suo posto arriva Pasquale Padalino. Dionigi si è fermato con i tanti soci del club che sono arrivati per salutarlo, per un autografo o una foto, e ha chiacchierato con tutti, rilasciando anche un'intervista in esclusiva ad Ottochannel (canale 696), trasmessa questa sera durante il nostro "Ottochannel Sport Speciale Calcio Mercato", dove ha parlato ovviamente di Napoli, ma anche di Salernitana, Avellino e Benevento.  

Massimiliano Grimaldi