Al Pala Del Mauro di Avellino la sessione serale ha regalato il momento clou quando è salito sul ring il campione salernitano Aziz Abbes Mouhiidine. Il suo match contro Eros Seghenti era tra i più attesi e lui non ha deluso.
Mouhiidine ha danzato sul quadrato. Ha quasi giocato con il suo avversario. Le esperienze internazionali, tra Giochi del Mediterraneo, Campionati Europei e tanti altri match lo hanno reso più sicuro e padrone della propria boxe. Un pugilato di qualità, a volte anche alla ricerca estrema del colpo spettacolare, ma lui è figlio della migliore tradizione campana.
Eros Seghetti ci ha provato. Ha dato l’anima, ma il pugile salernitano ha dimostrato di saper scegliere i momenti in cui affondare. Guardia bassa, a volte anche rischiando qualcosa, e atteggiamento da padrone. E’ così che ha portato a casa il titolo tricolore nei 91 kg. Il verdetto? Senza storia.
Era il grande favorito e non ha deluso. Ora lo sguardo è rivolto verso Tokyo, ma prima bisognerà conquistare il pass, magari già a Londra dove prima della sospensione sembrava lanciatissimo nel marzo 2020.