Al Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa a Roma è agli sgoccioli il primo raduno post covi della nazionale femminile di sciabola. Presente anche la campionessa campana Rossella Gregorio, che dopo una stagione non brillantissima cerca riscatto per presentarsi a Tokyo in grande forma.
Per la salernitana la partecipazione è quasi scontata essendo un punto fermo di un quartetto che nella gara a squadre è addirittura da medaglia. Intanto il primo raduno è stato importante per ritrovare ritmi e qualità di allenamento. Presente anche il presidente della Federazione Italiana Scherma Giorgio Scarso che ha parlato al gruppo azzurro.
“Voi siete l'avamposto di una normalità a lungo auspicata e verso la quale ci stiamo muovendo. Ho assunto l'impegno di incontrare ciascuna Nazionale in questi primi ritiri dopo il lungo periodo di stop forzato - ha detto Scarso -. Abbiamo mantenuto vive le relazioni ed i rapporti attraverso i mezzi tecnologici ma la socialità andava ritrovata e recuperata. E' importante essere qui in mezzo a voi anche per testimoniarvi tutta l'attenzione che il Consiglio federale e tutta la Federazione Italiana Scherma ha continuato a rivolge su di voi anche in questi mesi. Non è stata casuale la costante presenza di Irene Vecchi, vostra compagna di squadra e Presidente della Commissione Atleti, nei vari gruppi di lavoro ed anche come ospite alle varie sedute del Consiglio federale, attestando la centralità del ruolo degli atleti".
Quella che la scherma si appresta a vivere non sarà una stagione come le altre. Impossibile anche solo pensarlo dopo l’emergenza vissuta. "Ci attende una stagione di transizione sul piano nazionale ed un'altra assai anomala su quello internazionale - ha anticipato Giorgio Scarso -. Non possiamo infatti al momento pensare di poter vivere una calendarizzazione degli eventi simile a quella degli anni passati, ma possiamo assicurare che l'impegno sarà quello di mettervi nelle migliori condizioni possibili per preparare ed affrontare ogni appuntamento nazionale ed internazionale. L'orizzonte olimpico di Tokyo2020, con il pass di qualificazione meritoriamente conquistato, dovrà essere l'obiettivo finale ma bisognerà lavorare parecchio per giungervi al meglio. La Federazione sarà al vostro fianco lungo questa strada verso il Sol Levante, assicurando anche il recepimento di quelle istanze che voi ed i vostri tecnici vorrete eventualmente avanzare. E' un gioco di squadra in cui ciascuno dovrà fare la propria parte".