Insulti a calciatore, la palla passa alla Procura Federale

L'episodio era stato denunciato via social dal calciatore della Cavese, Massimo Goh

Cava de' Tirreni.  

Spettera alla giustizia sportiva il compito di far chiarezza su quanto accaduto al termine di Cavese-Catanzaro e, eventualmente, applicare le sanzioni previste dalle norme federali per i presunti insulti razzisti denunciati attraverso i social dal calciatore metelliano Massimo Goh. Il 20enne, ieri rimasto in panchina per l'intera durata del match, mentre rientrava negli spogliatoi a fine gara, sarebbe stato offeso da una minoranza dei circa 100 sostenitori calabresi arrivati in Campania

I precedenti in materia, purtroppo, sono molteplici e l’iter, come accaduto per il caso Balotelli, è ben definito. Al “Menti” di Castellammare di Stabia, infatti, erano presenti gli ispettori della Procura Federale che potrebbero aver annotato quanto accaduto dopo il triplice fischio del match tra campani e calabresi, terminato sul risultato di 2-2. Gli atti, come da prassi, saranno trasmessi al giudice sportivo che già nella giornata di domani comunicherà le sue decisioni. Non è da escludere, però, che, per il caso specifico di Cavese-Catanzaro, possa anche essere richiesto un supplemento d’indagini alla Procura Federale.

Nel frattempo, dopo lo sfogo social di Goh, non si registrano reazioni ufficiali da parte delle due società. Al calciatore, invece, hanno espresso vicinanza i tifosi del gruppo Cavese Supporters che, attraverso la propria pagina Facebook, hanno commentato la denuncia del 20enne. «Noi di Cavese Supporters condividiamo ogni parola del post dell'attaccante aquilotto su Instagram e condanniamo fermamente ogni forma ed episodio di razzismo».