Scherma, Coppa del Mondo: nella sciabola trionfa la Gregorio

La salernitana ha sbaragliato la concorrenza conquistando la tappa di Orleans

Salerno.  

Orleans sarà sempre un luogo magico per Rossella Gregorio. La sciabolatrice salernitana, che era impegnata nella prima tappa di Coppa del Mondo, ha piazzato la stoccata che in pochi si attendevano un anno dopo aver trionfato per la prima volta nella gara a squadre. Ha finalmente vinto una prova individuale e lo ha fatto nel derby tutto azzurro con Loreta Gulota.

Il cammino della Gregorio è stato da applausi. Dopo aver battuto la Petraglia per 15 a 9 nella sfida tricolore dei 32esimi di finale, si è ripetuta nel turno successivo contro la polacca Wator col medesimo punteggio. Due assalti che hanno dato grossa fiducia a Rossella che è salita in pedana carichissima per sfidare negli ottavi di finale la compagna di squadra Criscio in una giornata piena zeppa di derby italiani. E' stato un assalto più complicato dei precedenti, ma la Gregorio è parsa subito molto convinta delle proprie possibilità e si è imposta per 15 a 12 guadagnandosi la possibilità di sfidare la forte ungherese Marton. Quello dei quarti di finale è stato l'assalto più equilibrato e deciso solo all'ultima stoccata. La salernitana ha piazzato l'affondo vincente estromettendo per 15 a 14 l'ungherese. In semifinale ha superato abbastanza agevolmente, col punteggio di 15 a 9, la francese Brunet, potendo festeggiare insieme alla compagna di squadra Loreta Gulotta una finale tutta italiana.

L'assalto che ha assegnato la vittoria è stato dominato dalla campionessa campana che si è imposta per 15 a 6 prima di lasciarsi andare all'infinita gioia della prima vittoria in Coppa del Mondo. Un successo rincorso da tempo e arrivato forse nel momento giusto, perché indica la costante crescita di una ragazza che a rio aveva fatto intravedere ottime potenzialità e quattordici mesi più tardi è entrata di diritto nel gotha della sciabola mondiale. Sono doppiamente felice – commenta il CT Giovanni Sirovich -, ma anche soddisfatto per come l’indirizzo del lavoro si esprima e si palesi in maniera netta in pedana. Faccio i miei complimenti al maestro Lucio Landi, alle due atlete ma anche a tutto il gruppo azzurro oggi autore di un’ottima prestazione”. Parole importanti che hanno preceduto la gara a squadre dove le cose però non sono andate benissimo. Chi pensava che l'Italia, per altro campione del mondo in carica, dovesse stravincere, è stato smentito dalla sconfitta in semifinale del quartetto formato da Gregorio, Gulotta, Vecchi e Criscio; contro la Russia per 45 a 41. Nella finalina per il terzo posto è arrivato un altro stop al cospetto della Corea del Sud che si è imposta per 45 a 43 lasciando le azzurre ai piedi del podio.