La Corte dei Conti europea sui fondi per Luci d’Artista

Esposto presentato da Gardini, Cirio e Martusciello di Forza Italia: «Finanziamenti esagerati»

Nella sede in Lussemburgo un’informativa sulla manifestazione salernitana, anche De Magistris si era lamentato dello stanziamento

Salerno.  

Tutti contro Luci d’Artista, l’undicesima edizione rischia di partire con il veleno. Nel mirino i finanziamenti regionali, i primi come ha sempre rimarcato lo stesso governatore De Luca, per la kermesse luminosa. Il robusto pacchetto di finanziamenti, oltre tre milioni d’euro, hanno da subito provocato reazioni piccate da più parti della Campania, con la facile accusa di salernocentrismo rivolta all’attuale governatore e promotore di Luci d’Artista quando era sindaco di Salerno. Un peccato originale che adesso rischia di varcare i confini non solo regionali ma addirittura nazionale con tre europarlamentari di Forza Italia che caricano a testa bassa la manifestazione più chiacchierata, nel bene e nel male, di Salerno.

Elisabetta Gardini, Alberto Cirio e Fulvio Martusciello annunciano la presentazione di un’interrogazione ma anche di un’informativa alla Corte dei Conti europea su quello che è stato lo stanziamento della Regione Campania in direzione Salerno. «Sulla Legittimità dei finanziamenti deciderà la Corte dei Conti europea. – hanno affermato i tre europarlamentari azzurri – E’ incredibile che De Luca arrivi a stanziare 3 milioni d’euro per le luminarie di Salerno in piena emergenza terremoto». Una nuova bufera in arrivo? Di certo non è piaciuto nemmeno a Napoli che il presidente della Regione abbia allargato in modo così evidente i cordoni della borsa dei finanziamenti. Tanto che appena l’altro giorno il sindaco del capoluogo partenopeo De Magistris ha giudicato eccessivo il peso dei fondi in direzione Salerno.

«Troppi. – tuonava il primo cittadino arancione di Napoli – De Luca deve comprendere che i fondi europei non sono suoi personali. I fondi europei sono destinati a tutti i territori della Campania e non solo a Salerno». Accusa pesante, che anticipava la richiesta d’indagine da parte dei tre europarlamentari con l’argomento ad essere all’ordine del giorno della commissione. Insomma, a tre giorni dallo start non c’era bisogno di questa nuova pubblicità per l’undicesima edizione.

 

Redazione