Piazza Alario, il project financing da dieci milioni d’euro approda questa mattina in Commissione Urbanistica presieduta al terzo piano di Palazzo Guerra. Il progetto di 300 box auto interrati su tre piani in una delle piazze d’entrate della città resta nei piani dell’amministrazione comunale (guarda qui). Un mega parcheggio che, secondo i piani, dovrebbe servire a decongestionare il traffico della zona e che resta inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Ma che al momento resta sospeso dallo scorso mese di luglio (guarda qui), proprio con l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti.
Da qui la richiesta dei commissari di conoscere lo stato d’avanzamento della pratica, visto che il parcheggio interrato resta fra i sette progetti di finanza, anche se ancora da assegnare, d’interesse pubblico da parte del Comune di Salerno. Del resto, sullo stato d’avanzamento della stessa pratica il Rup aveva “ritenuto opportuno richiedere integrazioni documentali a corredo del progetto preliminare”. Oltre a chiedere un aggiornamento della proposta è necessario “anche procedere alla nomina di un organismo di verifica esterno, poiché la verifica a cura degli uffici interni, già avviata, non può più essere condotta, a causa delle nuove soglie”.
A questo punto necessaria la sospensione della fase burocratica del progetto, proprio per l’allineamento al nuovo Codice degli Appalti entrato in vigore. Segnale d’allarme, invece, per i residenti, che si sono sempre battuti per evitare la realizzazione del progetto. Tanto che, nello scorso maggio, 43 residenti del comitato civico d’opposizione all’opera a firmare l’atto protocollato presso la sede di Salerno del Tribunale Amministrativo. Nel ricorso fu evidenziata la mancanza di valutazione di “pubblico interesse”. Ma anche sul reale fabbisogno di un’opera che potrebbe creare non pochi problemi in un punto strategico per la circolazione stradale, sia urbana che extraurbana. Nell’articolato quadro delle motivazioni presentate dai 43 residenti anche aspetti logistici legati alla circolazione stradale e alle problematiche idrogeologiche che potrebbero derivare dai lavori di scavo.
Antonio Roma