Fronte del No, la dichiarazione di voto di Oreste Agosto

L’avvocato salernitano punta sul duo Renzi-De Luca: «Vogliono vittoria per consolidare posizioni»

Salerno.  

Non ha dubbi Oreste Agosto, avvocato attivista in prima linea e anima del gruppo pentastellato del Rousseau. Una vittoria del No al referendum del 4 dicembre servirà a ridimensionare anche il potere del premier Renzi e del governatore De Luca, uniti dagli stessi obiettivi. «Renzi e De Luca portatori di interessi particolari, contro gli interessi della collettività sono accomunati da una stessa visione della politica: autoritarismo e demagogia. – afferma Agosto - Il loro accordo per il Si al referendum costituzionale è un accordo per consolidare le posizioni personali e per De Luca addirittura ereditarie. Come è noto il primogenito deluchiano è il coordinatore regionale campano dei comitati per il Si, così prefigurandosi una sua candidatura in parlamento, che come è noto conferisce dei privilegi, non da ultimo la immunità parlamentare.

Renzi, con il suo atteggiamento di “ragazzaccio” che non ha memoria e quindi non può avere futuro come ha affermato Ciriaco De Mita, punta solo a consolidare la sua posizione di premier senza alcun controllo da parte delle opposizioni. I due sono accomunati da una visione di consumare il territorio senza occuparsi assolutamente dei rischi idrogeologici d’Italia e dei rischi sismici.

Oggi gli abitanti di mezza Italia, sono a rischio della propria vita, il patrimonio immobiliare sta cadendo a pezzi, il nostro patrimonio storico culturale si sbriciola a fronte di una programmazione di interventi di consolidamento mai iniziata e sempre osteggiata da soggetti come i due che vogliono solo costruire il Ponte sullo stretto e il Crescent.

Il fronte del No, pur nelle differenze partitiche ed ideologiche è compatto nel giudizio negativo sulla riforma: No al referendum dello stravolgimento costituzionale, No al consumo del suolo e del territorio, bene comune dei cittadini. Una vittoria del fronte del No in primo luogo spezzerà il subdolo tentativo di sottrarre il potere decisionale dei cittadini e per ridimensionare il potere dei due sodali». 

 

Redazione