Studio del sindaco, botta e risposta sull’asse che porta a Palazzo Guerra. Il sindaco Napoli è regolarmente nello studio riservato al primo cittadino di Salerno. Lo stesso che fu di Menna, Giordano e De Luca, giusto per citarne qualcuno dei predecessori particolarmente ricordati a Salerno. La puntualizzazione è secca e arriva all’indomani dell’accusa del vice coordinatore di Forza Italia, Amatruda. «E’ nello studio che ha ospitato altri sindaci prima di lui. – avvisano da Palazzo Guerra – Anzi, sono stati apportati anche dei correttivi in base alle esigenze di lavoro del sindaco Napoli». Insomma una vera e propria tempesta nel classico bicchier d’acqua, con l’opposizione pronta a cavalcare onde emotive a volte fallaci.
«Potete controllare, è lo stesso studio che fu di De Luca, sono solo bugie quelle che sentiamo in queste ore». Del resto è il dazio che è costretto a pagare anche lo stesso sindaco Napoli, successore di un sindaco, De Luca, che nolente o volente, ha scritto la storia di Salerno: che piaccia o no. Considerato l’anello “debole”, si punta su di lui per colpire altri. E’ anche vero che il classico abito non fa il monaco. Insomma, non ci vuole uno studio per esercitare le proprie capacità amministrative alla guida di una città in espansione come Salerno. Basta anche un angolo qualsiasi per lavorare con sagacia e saggezza. Il famoso abito anche se a qualcuno sembra che sia più importante la forma che non quella che dovrà essere la necessaria sostanza.
A questo punto, vista la polemica, che non sarà la prima e nemmeno l’ultima ai danni del “povero” Napoli, sarà utile organizzare qualche visita privata per l’opposizione nella stanza del primo cittadino e constatare de visu che il sindaco è nel posto che è stato occupato dai suoi predecessori. Forse è da tempo che non è stata chiesto alcun confronto con il primo cittadino di Salerno, ricordando altre stanze occupate di passaggio mentre si stavano effettuando i correttivi richiesti nello studio principale del sindaco. Quello della forma che è così importante per l’opposizione. Ma alla resa dei conti, i cittadini di Salerno ricorderanno sempre e soltanto i fatti, questo è certo.
Redazione