Salerno Pulita a rapporto dei commissari della Commissione consiliare “Ambiente” presieduta da Ermanno Guerra. Proprio mentre il Comune di Salerno registrava il passaggio di mano ai vertici della differenziata nonostante il 64%, dal terzo piano di Palazzo Guerra si affrontava il tema dei rifiuti in città. Che la raccolta proceda a singhiozzo e le strade siano poco pulite è sotto gli occhi di tutti, con i commissari che hanno invitato a “comparire” in sede d’audizione sia all’amministratore unico della partecipata comunale, Pellegrino Barbato, che allo stesso direttore generale, Beluto.
Sul tavolo della questione le cause che hanno portato Salerno a non essere più pulita come un tempo, con il servizio di raccolta che non funziona più come un tempo. I commissari consiliari vogliono conoscere le cause del perché il servizio non è più efficiente come un tempo, anche se fra le cause c’è l’eccessivo frazionamento dello stesso. Un frazionamento che porta a tre “soggetti” chiamati a raccogliere i rifiuti in strada, ad iniziare dalla partecipata Salerno Pulita, che si occupa della raccolta dei rifiuti differenziati e dello spazzamento da Fuorni a Torrione. Poi il Consorzio di Bacino Salerno 2, che raccoglie vetro ed ingombranti e, infine, il settore Igiene urbana che si occupa dello spazzamento da Torrione alle frazioni collinari. A questi si aggiunge la presenza di quattro cooperative che impiegano complessivamente sedici operatori che effettuano solo lo spazzamento del centro cittadino e del centro storico.
Una ripartizione eccessiva, con i sindacati che hanno sempre chiesto una regia unica per i servizi, cosa che il Comune non ha ancora fatto nonostante i propositi dell’assessore Caramanno. Ma amministratore e direttore generale saranno chiamati anche a rispondere ad altre lamentale. Quelle riguardanti consegne che non sarebbero state ancora effettuate di nuovi bidoni già acquistati da alcuni commercianti. Anche in questo caso un ritardo inspiegabile ma certamente spiacevole a contorno di una situazione già poco piacevole.
Antonio Roma