Strappo fra i comunali per colpa del referendum

Dipendenti in stato d’agitazione per lo straordinario elettorale, assemblee di settore da domani

Salerno.  

Comunali in stato d’agitazione, con assemblee di settore ad iniziare da domani mattina. Prima tappa l’ufficio distaccato dell’anagrafe di via Picarielli, per quello che può essere un nuovo braccio di ferro con l’amministrazione comunale. Galeotta una delibera di Giunta dello scorso 10 ottobre che interessava i provvedimenti per la tornata elettorale referendaria del prossimo 4 dicembre. Uno “straordinario” per i dipendenti comunali che, nonostante il monte ore lavorativo preparato dalla macchina organizzativa comunale si è trovato con tagli su quello che sarebbe stato lo straordinario. Insomma, tanto lavoro e tagli sul salario con i dipendenti che hanno subito deciso per lo stato d’agitazione.

Un’organizzazione della doppia giornata referendaria che non aveva trovato d’accordo le organizzazioni sindacali, così come esplicitato nella delibera di Giunta. “Visti i verbali di riunione con le organizzazione sindacali del 4 e 6 ottobre 2016, aventi ad oggetto l'organizzazione del personale in vista della consultazione referendaria, nei quali le organizzazioni sindacali, pur apprezzando lo sforzo di venire incontro alle richieste delle stesse, esprimono la mancata condivisione rispetto alla soluzione organizzativa proposta dall'Amministrazione”, si legge nella delibera. Ciò nonostante il via libera in Giunta con la risposta che non si è fatta attendere troppo.

Non sarà un caso che il tutto arriva a distanza di appena qualche giorno dalla riunione al Comando della Municipale, con all’ordine del giorno quello che sarebbe stato l’impegno delle prossime Luci d’Artista. Il tutto all’interno di una delicata trattativa per il contratto decentrato, con costituzione del fondo del salario accessorio che permetterebbe, alla resa dei conti, di effettuare tutti quei servizi plus orario da parte dei dipendenti comunali. Resta lo stato d’agitazione, con la delibera incriminata dalla Giunta capeggiata dal sindaco Napoli che prevedeva, nei giorni del 3 e 4 dicembre, la costituzione di ben 11 Centri Operativi “dislocati sul territorio cittadino per attività di Assistenza e Raccolta Dati, composti di personale amministrativo, terminalisti e collegatori, a cui dovrà parimenti prevedersi l’erogazione del buono pasto”.

 

Antonio Roma