Nuovo cimitero, il via per la primavera

Risolti i vincoli dell’Anas, a breve l’accordo fra i Comuni di Salerno e di San Mango

Il bando di evidenza pubblico per la realizzazione per fine anno

Salerno.  

Per il secondo cimitero di Salerno forse ci siamo. Questione di un protocollo d’intesa, quello che dovrebbero stipulare nelle prossime settimane i Comuni di San Mango e Salerno e l’iter burocratico per il secondo Monumentale cittadino, anche se fuori i perimetri di Salerno, potrà iniziare. Entro la primavera, se i tempi saranno confermati, si potrebbero iniziare i lavori, con un ritardo di quattro anni sul cronoprogramma originario. Il tutto grazie ad una variazione di viabilità, dettata dall’esigenza dell’Anas che, fino allo scorso anno, aveva bloccato l’inizio dei lavori di uno dei sette project financing di pubblico interesse per l’amministrazione comunale. Un parere che era diventato vincolante per via di un distributore di carburante, con l’ostacolo ovviato con una serie di modifiche da parte del Comune di San Mango che, tra l’altro, aveva già da tempo approvato la variante al Puc per la realizzazione.

E proprio del secondo cimitero di Salerno si è parlato questa mattina in sede di Commissione Urbanistica presieduta da Luca Sorrentino, con l’opportunità di dover dotare di servizi l’area circostante il secondo Monumentale. Magari anche rivedere i termini della convenzione d’uso trentennale. Ma sono solo ipotesi, con l’iter fino ad ieri congelato che potrebbe avere un’accelerata improvvisa, con il bando d’interesse pubblico che potrebbe anche essere pubblicato entro la fine dell’anno.

E dire che proprio De Luca, allora nelle vesti di viceministro, non riconosciuto, al Mit si lanciò con tanto di proclama nella Sala Giunta di Palazzo Guerra in compagnia dell’assessore all’Urbanistica Mimmo De Maio nel settembre 2013. “Un cimitero europeo. – affermava l’allora viceministro - Un progetto all’avanguardia che risolverà i problemi di funzionalità e di congestione del cimitero storico e che, al contempo, mette in moto capitali privati per circa 60 milioni”. Il monumentale ai confini di San Mango Piemonte dovrebbe sorgere su un’area di 99mila metri quadrati e che avrebbe dovuto sconvolgere tutte le antiche usanze. Progettato da Sergio Landi, con l’Ati che aveva avanzato la realizzazione che era guidata dall’Eitel, i tempi di realizzazione sono di 5 anni. 

 

Antonio Roma