Forza Italia continua la ricerca della propria identità. E proprio il presidente del Club Forza Silvio, Antonio Roscia, puntualizza sull’area moderata ci fa parte realmente il partito voluto da Berlusconi. «Forza Italia è un partito liberale, individualista, riformista e cattolico che non ha nulla in comune con la tradizione centralista, statalista e gerarchica del post-fascismo. – afferma Roscia - Prima del PdL, Forza Italia era ben distinta da AN: solo con il PdL la destra confluí all' interno del partito berlusconiano. La attuale presenza di esponenti (anche illustri) ex Msi o ex An dentro Forza Italia discende unicamente dallo scioglimento del PdL che aveva incluso con Fini la storia post-fascista. Quando il PdL ha ripreso la denominazione di Forza Italia alcuni hanno fondato Fratelli d'Italia e tanti altri sono rimasti, a mio avviso impropriamente se continuano a fare riferimento alla esperienza post-fascista. Lo so che pochi leggono la Carta dei Valori di Forza Italia eppure si leggerebbe che " non si adatta, dunque, per Forza Italia la definizione di partito di centro-destra. Siamo piuttosto un nuovo partito di centro, liberal-popolare e liberal-socialista; alleato con la destra moderata e aperto alla cultura della sinistra riformista". Parole chiarissime: non siamo un partito di centro-destra, figuriamoci di destra. Se poi leggiamo che il riferimento politico di Forza Italia è il Partito Popolare Europeo e consideriamo che nel PPE ci sono Forza Italia, Udc e Ncd, capiamo con chiarezza che noi siamo in un partito di centro. Capitalismo, liberismo, decentralizzazione, popolarismo, riformismo non sono cavalli di battaglia della destra».
Redazione