Rinviata l’udienza del procedimento penale sulla realizzazione del Crescent che vede fra gli imputati anche il governatore De Luca, all’epoca dei fatti sindaco di Salerno. Con lui, sul banco degli imputati altre 21 persone tra ex assessori, tecnici comunali e imprenditori. I reati contestati a vario titolo sono quelli di falso in atto pubblico, lottizzazioni abusive e abuso d’ufficio. Si ritornerà sui banchi del Tribunale di Salerno il prossimo 26 gennaio. Un aggiornamento dettato dall’assenza del giudice del Collegio, Antonio Cantillo, impegnato per dei corsi per magistrato.
Ma la sorpresa è stata altra, ed anche corposa. Il presidente della Corte, Vincenzo Siani, ha annunciato di essere stato promosso in Cassazione e che, dunque, lascerà il procedimento. Insomma, ci potrebbe essere a breve un nuovo Collegio giudicante, oltre che un altro presidente, con il passaggio di consegne che potrebbe essere impugnato dai legali della difesa. Insomma, basterebbe che solo uno degli imputati impugnasse il provvedimento che, di colpo, sarebbero azzerate tutte le 26 udienze fin qui tenute al Tribunale di Salerno. E non è escluso che ciò possa davvero accadere con il procedimento penale sull’edificio a mezza luna progettato dall’archistar Ricardo Bofil che sarebbe costretto a partire nuovamente dall’inizio. Con tutti i testi fin qui ascoltati che sarebbero richiamati a deporre e confermare quanto già affermato nelle udienze che sarebbero cancellate. Ma potrebbero esservi anche tempi lunghi sulla fissazione di un nuovo processo, tanto da arrivare anche a sei mesi d’attesa.
E a questo punto, ci sarà da fare anche i conti con eventuali prescrizioni, con i termini che potrebbero essere anche maturi. Questo, però, nelle ipotesi che si sono profilate questa mattina in Tribunale all’annuncio del presidente Vincenzo Siani che potrebbero ricusare il nuovo Collegio giudicante, dando il via all’annullamento di tutte le udienze che finora si siano tenute. Un passo che qualche legale della difesa potrebbe avviare, anche giocando con i tempi della prescrizione che potrebbero maturare. Per il momento, comunque, è stato ratificato il rinvio al prossimo 26 gennaio, con la continuazione delle acquisizioni delle deposizioni dei testi della Procura.
anro