Proprio mentre si è avviata la discussione su quella che sarà la variazione al Piano Urbanistico Comunale (Puc), restano problemi per alcuni comparti edificatori nel programma precedente. In particolare quello storico di Rufoli che a distanza di dieci anni resta ancora al palo. Il tutto colpa di una serie d’errori in fase di realizzazione del precedente Puc, quello del 2006. Una vicenda paradossale, con i terreni definiti edificabili che restavano agricoli per la presenza di due elettrodi che ne impedivano la trasformazione burocratica. Una vicenda kafkiana con l’amministrazione a rispondere come un vero e proprio “muro di gomma” ai cittadini salvo poi avviare recuperi anche coatti di natura fiscale.
Ed è su questa problematica che il capogruppo consiliare del PSI, Massimiliano Natella, ha inviato una missiva al sindaco Napoli e agli assessori De Maio e De Luca, oltre al direttore del settore Ragioneria, Loris Scognamiglio. Perché ad aggravare la situazione ci sono anche le cartelle esattoriali inviate dalla Soget per accertamenti relativi a debiti pregressi. «E’ urgente che la nuova amministrazione ponga estrema attenzione ai disagi sempre più profondi dei cittadini. – scrive Natella – Bisogna intervenire con tempestività sulla revisione delle imposizioni fiscali attuali, future ed anche pregresse sui terreni resi edificabili. Ma anche sulla concessione della possibilità di recessione di ciascun comparto dal progetto Puc, con ripristino dei terreni allo stato rurale e con cancellazione di qualsiasi debito per l’imposizione fiscale degli anni pregressi. Infine la considerazione assoluta per le difficoltà dei cittadini, prioritarie sicuramente rispetto alle normative di legge, ai vincoli della Corte dei Conti e alle necessità di riscossione da parte del Comune”.
Da qui la richiesta da parte del consigliere socialista di conoscere “quali procedure intendano attivare per sollevare tutti i cittadini interessati da gravami così pesanti ed impossibili da sopportare”. Natella, però, resta critico anche su altri comparti edificatori, che sono restati solo su carta o, peggio, si sono fermati per strada. Colpa della crisi economica ma anche di risposte adeguate da parte dell’amministrazione. «Il Puc sulla progettazione si è rivelato, purtroppo, un autentico disastro per i nostri concittadini. – scrive Natella - Sono solo pochissimi i comparti o realizzati o in via di realizzazione, unanime lo sconforto e l’impossibilità ad intervenire».
Antonio Roma