“Priorità alle manutenzioni ordinarie e straordinarie, grandi opere difficilmente ve ne saranno”. La vocina trapela dalle stanze segrete di Palazzo Guerra mentre si sta approntando il piano d’interventi per la città in occasione della festività patronale di San Matteo. Nulla di più di quella che era diventata una tradizione durante la reggenza di De Luca e che è passata sotto tono, forse anche per i rapporti di freddezza con la Curia, con Enzo Napoli.
Tanto che lo scorso anno, nel tradizionale annuncio nella Sala della Giunta era scomparsa la dedica a San Matteo. Le indicazioni portano a molte delle opere che sono già incluse nell’elenco d’interventi pubblicati sul sito del Comune di Salerno. Del resto c’è poco delle grandi opere anche se la sorpresa potrebbe essere l’inaugurazione dell’Auditorium dell’ex Umberto I, i cui lavori sembrano essere in fase d’ultimazione. Ma potrebbe esservi anche la cerimonia di consegna del cantiere per il completamento della Cittadella Giudiziaria, per quanto riguarda i corpi di fabbrica D, E ed F. Ipotesi, con gli uffici che stanno lavorando al programma, con molti dei lavori per “salutare” la festività che dovrebbero essere presi proprio dal lungo elenco di 72 interventi di cui soltanto 21 ultimati e 8 in corso. Circa il 40% risulta essere stato completato con cantieri, quattro, che in questi ore dovrebbero aprirsi secondo il cronoprogramma stilato dall’amministrazione.
Insomma, così come lo scorso anno si bada decisamente al sodo, al pratico, all’essenziale. Anche perché di grande opere in calendario non ve ne sono più, con tutte che attendono di essere ultimate. Di certo, ancora una volta, resterà il vuoto nell’area di Santa Teresa. Il complesso comprendente il Crescent e Piazza della Libertà sarebbe dovuto essere completato già qualche San Matteo fa. Invece…
Antonio Roma