Non solo salario accessorio nella riunione delle prossime ore fra sindacati e parte pubblica. Nella ripresa delle trattative del contratto decentrato con il sindaco Napoli e il segretario generale Ornella Menna, si parlerà anche della possibilità di un’assunzione a tempo indeterminato di personale che manca da oltre 15 anni. Sarà il momento di valutare i primi risultati di quella che sarà una ricognizione totale che riguarderanno le risorse economiche dell’Ente ma anche del personale, del reale fabbisogno d’impiegati che necessitano per evitare ulteriori disagi alla cittadinanza.
Vere e proprie prove tecniche con le defezioni che si registrano anche fra gli stessi dirigenti. A Palazzo Guerra, infatti, ve ne sarebbero almeno quattro – Barbato, De Roberto, Postiglione e Marotta – che hanno un mantenimento in servizio pur essendo in quiescenza. Una posizione gratuita che conferma una certa difficoltà nell’effettuare un ricambio generazionale, non riuscendo forse, ad individuare figure professionali nell’organico del personale ora in servizio. Tra l’altro un conteggio che rischia di aumentare perché proprio questa mattina è arrivata la messa in quiescenza di Ferdinando Valese dell’ufficio Giunta e determine.
Ma prima del bando, è necessario l’inserimento nel piano triennale dell’Ente. Secondo stime sindacali, mancherebbero nella pianta organica comunale almeno 500 dipendenti, tanti quanti sono passati nella fase di pensionamento senza l’adeguato ricambio, con le assunzioni che sono bloccate da tempo immemorabile. “Potrebbero essere almeno una cinquantina fra amministrativi e tecnici, escludendo personale della Polizia Municipale. Sarebbe il minimo che servirebbe a tamponare l’emergenza nell’attesa che le casse comunali possano diventare più floride”, fanno sapere dai sindacati della Funzione Pubblica.
Insomma, su conti approssimativi dovrebbero essere una settantina i dipendenti che potrebbero essere assunti al termine del bando concorsuale con una cinquantina fra amministrativi e tecnici e una ventina di vigili urbani. Tutti a contratto a tempo indeterminato per quella che è una vera e propria notizia a Palazzo Guerra.
Antonio Roma