Il forte vento di queste ore non ha impedito il burkina-day organizzato dalla Federazione Giovani Socialisti. Il bagno a mare “con tutti i panni” c’è stato anche se solo per due componenti della delegazione composta da militanti del PSI e del FGS. Una delegazione che era arricchita anche della presenza di militanti del Pd e dei Giovani Democratici. Tutti sulla spiaggia libera di via Ligea per dimostrare a favore del burkini e della libera scelta delle donne islamiche. «Ho da sempre pensato che chiunque provenga da un altro contesto culturale possa e debba inserirsi nella nostra società al meglio possibile, pur lasciando libertà di scelta su vestiario-credo religioso-tradizioni da seguire. – ha affermato il presidente regionale dei Giovani Socialisti Vittorio Cicalese, una delle due persone che si è gettato nelle acque del mare con tutti i vestiti - Questa è libertà, questo è l'Occidente, questa è l'Europa che si apre al mondo. Non condividere è lecito, rispettare è necessario: vero e giusto è richiedere il rispetto e l'osservanza delle regole in termini di sicurezza, ma per chiunque e non solo per una determinata, e piccolissima, fetta di popolazione. Integrazione non vuol dire altro che questo». Un messaggio rivolto all’integrazione con l’iniziativa che non è passata inosservata ai tanti bagnanti presenti sull’arenile. In molti hanno chiesto delucidazioni, spiegazioni non senza i classici selfie d’obbligo. Alla fine, molti bagnanti hanno plaudito all’iniziativa. «Non si tratta di eccessivo femminismo o altro ancora, ma del semplice concetto di libertà e giustizia che va applicato in ogni contesto. – riprende Cicalese - La donna che proviene da un contesto religioso-culturale diverso dal nostro può e deve essere libera di vestirsi come meglio crede, senza pensare che il burqa o il burkini siano necessariamente frutto dell'oppressione sociale o religiosa dei loro Paesi».
anro