Burkina si, burkina no, nella disputa politica del costume da mare utilizzato dalle donne islamica si catapultano anche i Giovani Socialisti che, schierati a favore preparano un’iniziativa di sostegno della libertà di scelta per le donne islamiche. Un bagno con “tutti i panni” da fare martedì mattina, alle 9,30, presso la spiaggia libera della Baia, alle spalle del porto commerciale di Salerno. In acqua con “tutti panni”, un po’ come le donne islamiche e “per dimostrare che non sarà mai un abito ad avere il potere di limitare la libertà di una persona”. Una iniziativa destinata a far parlare, con la stessa presentata dal presidente regionale della Federazione dei Giovani Socialisti, Vittorio Cicalese. «L'abito non fa il monaco, neanche in spiaggia. – afferma Cicalese - Il segretario nazionale del PSI, Riccardo Nencini, ha precisato la posizione fortemente laica del nostro partito riguardo l'argomento burkini, finora strumentalizzato dai più con motivazioni che passano dal banale al ridicolo. I Giovani Socialisti della Campania intendono promuovere un'iniziativa di sensibilizzazione al fine di provare a chiarire, partendo dalla questione legata al divieto di indossare il burkini, uno dei principi fondanti della società civile moderna: la libertà di esprimersi e di vivere secondo le proprie tradizioni culturali. Legare la questione burkini a pensieri di matrice populista, collegandolo alle pur importanti misure di sicurezza per il contrasto al terrorismo, è una forzatura che necessita di una risposta semplice e concreta». Il dibattito, quindi, è destinato ad alimentarsi proprio mentre in altre nazioni, come la Germania, ad esempio, si è deciso di giudicare fuorilegge l’utilizzo del burkini così come in passato fu il burqa.
Redazione