A distanza di tre mesi ancora nulla per la nuova chiesa in via Vinciprova. Da quel 23 maggio, in piena campagna elettorale, nulla è cambiato. Dalla posa della prima pietra, con l’arcivescovo Moretti a presenziare la cerimonia insieme con il sindaco, allora facente funzioni e candidato, Enzo Napoli e il consigliere uscente Salvatore Telese, nulla è stato ancora fatto. Tranne circoscrivere la zona, isolandola per i lavori che non sono mai iniziati. Complice la mancanza del permesso da parte del Genio Civile che, a distanza di qualche mese, non ha ancora chiuso la pratica per emettere il prezioso documento. Non senza il disappunto dei residenti che contavano di rivedere il luogo di culto perso quando furono effettuati i lavori per la Lungoirno. La chiesa che apparterrà alla parrocchia di San Giuseppe Lavoratore era stata richiesta da tempo dai cittadini del quartiere, costretti in questi anni a chiedere “ospitalità” in altri luoghi. Invece, a distanza di qualche mese nulla si muove nel cantiere di via Vinciprova, anche se i residenti temono che possano sparire le giostrine poco distanti. Il malcontento cresce, con qualcuno a credere che si sia trattata di una propaganda elettorale, nonostante la delibera d’approvazione per la realizzazione dell’edificio sia stata approvata nell’ultimo Consiglio comunale alla vigilia dell’Amministrative con votazione unanime. Una chiesa che avrà una dimensione di circa 600 metri quadri, 12 di larghezza e 20 di profondità. A completamento dei lavori, era stata prevista la riqualificazione dell’area di pertinenza della struttura mediante la realizzazione di percorsi pedonali. Questo nella teoria, con i fedeli di via Vinciprova che attendono con pazienza cristiana.
Redazione