La riduzione del gettone di presenza per i consiglieri di Palazzo Guerra ci sarà. La proposta avanzata nei giorni scorsi arriverà in sede di Giunta per la relativa delibera d’indirizzo con necessità d’approvazione in sede di Consiglio comunale. E adesso i “mal di pancia” rischiano di aumentare non fosse altro che la riduzione sarà sensibile e di molto pure. Secondo le prime indicazioni, dunque, si dovrebbe passare dagli attuali 51 euro ai più probabili 36 euro iva compresa. Cosa accadrà? Che il rimborso sarà più cospicuo con quei commissari che potranno contare su un numero robusto di commissioni mensili. Certo, ci sarà la possibilità di indire più sedute ma sempre mantenendo una linea minima di spending review. Una riduzione che i consiglieri sarebbero anche disponibili ad accettare, soprattutto se sindaco e assessori taglieranno anche il loro gettone di presenza. Un’eventualità che, al momento, non sarebbe stata ancora decisa. E questo non piace a molti consiglieri, tanto che i franchi tiratori sarebbero già appostati in seduta d’approvazione in Consiglio qualora dal secondo piano non ci sia una sforbiciata sui compensi di sindaco e assessori. Ma andiamo con ordine, con quelli che sono i conti in tasca d’ogni singolo consigliere. Ad iniziare dalla lista Progressisti per Salerno, con i consiglieri eletti che vantano 24 commissioni mensili. Secondo la sforbiciata dei compensi, dunque, si arriverebbe ad un massimale, senza sedute straordinarie di raddoppio, 864 euro iva compresa. In pratica ad un netto vicino ai 666 euro, se l’aliquota di tassazione per il consigliere è pari al 23%. Nel caso si raggiungesse il massimo del 43%, il netto scenderebbe “pericolosamente” a 493 euro. Identica situazione per un consigliere eletto nelle liste Campania Libera e Salerno per i Giovani. Il massimale di commissioni sarebbero 18 al mese con il totale per i gettoni che sarebbe di 648 euro, iva compresa. Si prosegue con Davvero Verdi e Moderati per Salerno con i due consiglieri eletti a testa che potranno raggiungere un massimo di 20 sedute di commissioni al mese per un totale di 720 euro sempre compresa iva. Infine il PSI che dovrebbe avere un massimo di 12 commissioni al mese per ogni singolo consigliere con un compenso, comprensivo d’iva, di 432 euro. Possono sorridere solo i consigliere d’opposizione e, nel dettaglio, Antonio Cammarota, Gianpaolo Lambiase e Dante Santoro che in quanto singoli rappresentanti della lista in cui sono eletti dovranno presenziare a ben 36 sedute di commissione al mese per un totale di 1.296 euro iva compresa.
anro