Un referendum per Luci d’Artista dai 5 Stelle

Il Rousseau vuole una consultazione cittadina per l’ipotesi di prolungamento di quasi due mesi

Salerno.  

Il gruppo pentastellato chiede un referendum consultivo cittadino per la prossima edizione di Luci d’Artista. La richiesta arriva dal gruppo JJ Rousseau anche in merito alle ipotesi che l’undicesima edizione luminosa possa “sforare” di quasi due mesi rispetto alla chiusura degli ultimi anni. Tra le ipotesi dell’amministrazione comunale che la prossima edizione possa essere protratta fino a marzo inoltrato con lo smontaggio delle opere luminose previsto per la fine dello stesso mese. “I cittadini salernitani hanno diritto di esprimere con i referendum il loro parere sulle questioni cittadine, in primis oggi è necessario sapere se sono favorevoli alle Luci d’Artista ed in caso positivo se sono d’accordo con il prolungamento dei termini della manifestazione”, scrivono gli attivisti pentastellati. Ma resta un problema, quello che proprio qualche settimana fa è stato denunciato dal gruppo JJ Rousseau. Da Palazzo Guerra, da oltre 20 anni non ci sarebbe stata l’approvazione del regolamento per le consultazioni referendarie sul territorio del Comune di Salerno. In pratica, al Comune di Salerno non sarebbe possibile avviare alcuna attività consultiva sul proprio territorio, per eventuali confronti con i cittadini. Una possibilità che sarebbe prevista dal Tuel, Testo Unico degli Enti Locali, e che a Salerno non sarebbe stato preso in considerazione. Tanto che il gruppo ha già inviato una diffida al sindaco Napoli e al segretario Ornella Menna. “Ribadiamo al Consiglio comunale, oramai insediato, di adottare con urgenza il regolamento attuativo dello Statuto, per consentire lo svolgimento dei referendum consultivi. – avvisano gli attivisti - Nonostante il decorso di oltre 20 anni non ha ancora adottato il regolamento attuativo dello Statuto comunale, strumento necessario per l’esercizio del referendum consultivo. Ai cittadini salernitani dunque è precluso il diritto di partecipazione democratica”. Il gruppo si è riservato in caso d’inadempimento del Comune all’immeditata approvazione del regolamento comunale di rivolgersi nelle sedi giurisdizionali.

 

Redazione