Il confronto a distanza continua fra il presidente della Regione De Luca e il vice presidente del Consiglio Di Maio. Nell’attesa di un confronto “diretto” e pubblico, è il governatore della Campania a lanciare il primo affondo prima di una pausa di due settimane che dovrebbe portarlo a staccare la spina dagli affari della Campania. “Di Maio ha detto che non si è fatto niente finora in Regione Campania, ha sbagliato. – ha affermato il governatore durante la sua riflessione settimanale su LiRa tv - E gli ricordo che ho sempre un’arma nucleare contro di lui, mi basta ripetere in pubblico il suo curriculum”. Va giù duro De Luca nei confronti del parlamentare pentastellato, decidendo di innescare personalmente quella che ritiene l’arma nucleare in suo possesso. “Di Maio non ha studiato, non si è laureato, non faceva niente. E’ espressione di quella qualità che Eduardo de Filippo definiva “ciucciarla”. Faceva lo steward al San Paolo, il manovale, fino poi ad arrivare alla dimensione di sfaccendato, cavalcando il fenomeno Grillo alle urne. Non ha studiato, non si è laureato ma vuole fare il presidente del consiglio”. E sul duello a distanza con il leader pentastellato si sofferma deciso De Luca, anche sul tanto richiesto confronto pubblico fra i due politici. “Capisco che il nostro amico Luigino non voglia fare il confronto pubblico che io gli risollecito, su trasparenza e competenza amministrativa. – ha affermato De Luca - Ora aggiungiamo ora il confronto le politiche della Regione. Di Maio ha detto queste cose mentre era dai vigili del fuoco, non sapeva neanche dell’acquisto di mezzi e dei finanziamenti ai vigili del fuoco per combattere il problema dei roghi nella Terra dei Fuochi. Gli spiegherò cosa abbiamo fatto in dieci mesi per sanità, trasporti, ambiente, fondi europei, cultura, in modo che possa apprendere qualcosa. Mi piacerebbe parlare con lui del reddito di cittadinanza. Credo se lo siano inventati perché Luigino fino a tre ani fa prendeva la paghetta del padre perché non lavorava e quindi vuole dare continuità alla paghetta”.
Redazione