Nonostante siano trascorsi quasi 50 giorni, per l’esattezza 43, dalle Amministrative, la lista Campania Libera resta work in progress. Tra l’altro, in questi giorni ha perso anche la segretaria che manteneva in ordine tutti gli appuntamenti degli eletti della scorsa consiliatura, trasferitasi al secondo piano nell’assessorato retto da Mariarita Giordano. Ma non è questo il problema, visto che il malcontento resta latente. I cinque eletti, oltre a portare da soli il 70% dei voti complessivi della lista, non sembrano intenzionati a ricoprire ruoli, a parte quello di presidente del Consiglio, né di capigruppo e nemmeno di presidenza di commissioni consiliari. Dai quattro superstiti – D’Alessio, Memoli, Santoro e Naddeo – ci sarebbe stata la comunicazione di non disponibilità a ricoprire alcuno dei due ruoli. Insomma, prima incrinature nella maggioranza bulgara con la punta dell’iceberg che sarebbe la lista Campania Libera. Nessun assessore e la conferma della presidenza del consiglio anche se traslata da D’Alessio a Ferrara, troppo poco per una lista che fino alla scorsa consiliatura vantava anche una assessorato, Cascone, e due presidenze di commissione, Provenza e Santoro. A questo s’aggiunge una poco omogeneità della lista, visto che solo Santoro e D’Alessio sono gli storici di Campania Libera. Ferrara, Memoli e Naddeo, anche se in periodi differenti, hanno fatto parte dell’Udc consiliare.
anro