Nuova Giunta e primi mal di pancia fra i consiglieri. In particolare da quelli che sono risultati i più eletti nella tornata elettorale di domenica scorsa. Il mal contento cresce, visto anche che molti dei consiglieri che hanno ricevuto il maggior consenso da parte dell’elettorato è restato irrimediabilmente fuori dalla squadra di Governo. Complice anche la necessità di dover assolvere alla percentuale minima per le quota rosa ed anche per l’assottigliamento dei componenti da 9 a 8, la scelta del sindaco Napoli ha già creato primi malumori. Basti vedere la lista dei primi 8 eletti a Salerno con la speciale graduatoria che è guidata da Nino Savastano dei Progressisti, seguito da un trio di consiglieri della lista Campania Libera: Alessandro Ferrara, Antonio D’Alessio e Paky Memoli. La 5° più eletta è Eva Avossa dei Progressisti, seguita da Dario Loffredo del PSI, Angelo Caramanno di Salerno per i Giovani e Felice Santoro ancora di Campania Libera. Ebbene fra questi primi 8 soltanto la metà ha ricevuto la delega di un assessorato. In pratica è restata fuori Campania Libera che appena cinque anni fa aveva espresso qualcosa come un assessore – Luca Cascone – una presidenza di Consiglio – Antonio D’Alessio - e due presidenze di Commissioni: Felice Santoro e Luciano Provenza. Finora, invece, è arrivata ancora la presidenza del Consiglio, traslata da Antonio D’Alessio ad Alessandro Ferrara, mentre ci sarà da decidere per quanto riguarda le presidenze di commissioni. In pratica ci sarà da mettere in moto tutta la diplomazia possibile per riportare il sereno, in un maggioranza già in subbuglio a Palazzo Guerra.
anro