Per la prima volta nessun comizio in piazza in chiusura. Per la seconda volta, da quando vige la formula plebiscitaria della scelta del sindaco, le piazze salernitane sono rimaste vuote. I candidati, nell'era del 2.0, si sono dati appuntamenti in sale private o teatri per il consueto brindisi di fine campagna elettorale ma anche per strappare l'ultimo voto utile. Per la prima volta a Salerno, il centro sinistra, maggioranza di governo uscente, non si è radunato per la chiusura della campagna elettorale. Nessuna piazza requisita alla città. Segno, forse, che i tempi stanno cambiando, preferendo continuare a lavorare sottotraccia per evitare un ballottaggio, che a Salerno ritornerebbe a distanza di dieci anni, dal confonto nel turno suppletivo, tutto nel centro sinistra salernitano, fra De Luca e Andria. Sperano nel ballottaggio, invece, i candidati sindaco del centro destra, contando anche sulla mancanza dell'avversario storico, considerato un vero e proprio valore aggiunto alla competizione elettorale. Nel giorno del silenzio, comunque, non mancheranno occasioni per conquistare l'ennesimo voto, in una campagna elettorale ritornata ad essere "porta a porta" nella lotta all'ultimo consenso "strappato" in extremis.
anro