Bufera per le quota rosa in una delle liste della coalizioni del centro sinistra a supporto della candidatura di Enzo Napoli. In particolare l’accoppiamento elettorale fra candidati uomo e donna, per quello che sarebbe una sorta d’aiuto da parte del sesso forte nei confronti di quello debole ma più incisivo per quanto riguarda la materia grigia. Che non manca alle donne che, in virtù di un regolamento non scritto potrebbero apparentarsi con più colleghi maschi alzando notevolmente il proprio quoziente voti. Una strategia non nuova, visto che appena sei anni fa fu messa in pratica dall’entourage di Anna Petrone per l’elezione, a sorpresa, nel Consiglio regionale retto allora da Stefano Caldoro. Fatto sta che una presunta emulatrice sarebbe stata scoperta in queste ore nelle fila del centro sinistra, con galeotti, e determinanti, i bigliettini elettorali in una tipografia impegnata nella stampa. Fatto sta che sono stati trovati più “santini” elettorali che poneva la candidata in coppia con più di un candidato di sesso maschile e, secondo le prime impressioni, addirittura senza nemmeno grossi accordi fra le parti. Un tentativo, dunque, di alzare notevolmente il proprio quoziente voti e tentare la scalata a sorpresa per il parlamentino cittadino. Una notizia che ha fatto rapidamente il giro fra tutti i candidati con molti pronti a fare dietrofront sui ticket con candidati in rosa per il prossimo 5 giugno. Non senza imbarazzi da parte dei vertici ma nulla più, vista proprio la mancanza di regolamenti e possibilità di procedere con denunce. Ci sarebbe da appellarsi solo alla morale ma, si sa, nella politica la stessa ha vita breve.
Redazione