Tutto confermato e tutto secondo le previsioni. Ci sono tutti i candidati sindaci, anche quelli che si credevano “zoppicanti” e che sarebbero potuti cadere sul rush finale della presentazione ultima. Senza De Luca, dopo oltre un ventennio di reggenza, è corsa alla prima poltrona di Palazzo Guerra: mai successo nella storia delle Amministrative salernitane con votazione diretta. Cinque anni fa furono in sei i candidati, cinque sfidarono apertamente il rinnovo del mandato di Vincenzo De Luca: Anna Ferrazzano; Salvatore Gagliano; Rosa Masullo; Andrea Cioffi e Valerio Torre. Di questi soltanto in due, Ferrazzano e Gagliano, superarono lo sbarramento personale del 3% per accedere al parlamentino cittadino. Aumentano gli aspiranti sindaci, forse anche per l’assenza del candidato forte, l’attuale governatore della Campania, con la convinzione di poter tentare lo “sfratto” esecutivo a questo governo cittadino che resiste dal 1993. La mappa delle candidature conducono ad individuare le varie aree di riferimento. Opposti gli obiettivi, con il centro sinistra che punta ad una convincente vittoria al primo turno, con una percentuale consistenza per vantare una maggioranza decisiva in Consiglio. Di contro il centro destra che punta al ballottaggio per giocarsi tutto nella successiva tornata elettorale del 19 giugno. Ma eccoli i magnifici dieci. Due di centro sinistra con il favorito d’obbligo Vincenzo Napoli che vanta anche la coalizione più numerosa, grazie alla presenza di sei liste di sostegno. A seguire Gianpaolo Lambiase, tesserato Sel, che punta all’alternativa di sinistra raccogliendo il testimone della Masullo e di Torre, contando su una sola lista di sostegno. A Dante Santoro, con un passato da ex deluchiano che comunque pesa, il compito di far confluire il voto dei 5 Stelle orfani di una lista salernitana. Per lui, pronte tre liste a sostegno con l’obiettivo concreto di partire dalla piccole cose per trasformare, in meglio, Salerno. In posizione centrale anche la sorpresa Giuseppe Amodio che, al secondo tentativo, riesce a presentare la lista. Non completa, però, con 24 candidati per trasformare Salerno in una nuova Las Vegas e con un reddito minimo per i salernitani. Più variegata la mappa del centro destra con Marco Falvella che ha confermato la sua presenza alle prossime amministrative, dopo aver “amoreggiato” con Roberto Celano. E proprio quest’ultimo appare il candidato più spigoloso del centro destra, contando sull’appoggio di quattro liste di supporto, due civiche, oltre a Forza Italia rientrata in corsa dopo il passo indietro di Gaetano Amatruda. Non da meno Raffaele Adinolfi, che alla guida di due liste tra cui il rinnovato scudo crociato della Dc, punta sui valori della famiglia con il “Popolo della Famiglia” fondato da Mario Adinolfi. Spazio per Antonio Cammarota, con l’avvocato salernitano da sempre impegnato con l’impegno territoriale dei veri problemi della cittadinanza. Per lui due liste civiche di supporto ad iniziare dalla storica “La Nostra Libertà” guidata dall’ex grillino Borrasi. Punta al territorio anche Antonio Iannone, con l’ex presidente della Provincia che è fra i pochi a fregiarsi della sigla di un partito. Fratelli d’Italia-An, con Forza Italia, sono gli unici due partiti che vantano parlamentari a Roma. Infine, Gianluigi Cassandra a capo di due liste di sostegno che cerca il colpo a sorpresa a Palazzo Guerra dopo la reggenza all’Asi di Salerno.
Antonio Roma