"De Luca con una richiesta di rinvio a giudizio per falso in atto pubblico, il suo consigliere alla sanità Enrico Coscioni indagato. E nelle stesse ore in cui il presidente della Regione Campania lanciava strali e promesse dal Cardarelli di Napoli, nella sua Salerno esplodeva lo scandalo all'Ospedale Ruggi, con il primario di neurochirurgia e altri medici accusati dalla Procura di aver incassato mazzette. Il rapporto fra De Luca e la giustizia ormai è una newsletter quotidiana, con il Presidente che continua a fare finta di niente. Tanto a pagare il conto sono i cittadini campani".
Lo scrive in una nota il coordinatore regionale di SEL, Tonino Scala.
"Considerando la quantità di inchieste che riguardano lui o persone a lui vicine, De Luca farebbe bene a dotarsi di un Ufficio relazioni con le Procure. Oppure, lui che ama circondarsi di consiglieri personali a spese dei campani, potrebbe nominare un nuovo consulente per questo delicato ruolo."
"In un contesto normale, Vincenzo De Luca non avrebbe dovuto neanche candidarsi alla Regione, non sarebbe dovuto essere proclamato Presidente per gli effetti della Severino, si sarebbe dovuto dimettere diverse volte per i gravi problemi giudiziari suoi, di suoi consiglieri e collaboratori. Oltre che per la totale inconsistenza della sua azione di Governo. Per quanto tempo ancora saremo costretti a guardare la controfigura di Crozza reagire con un'arroganza ormai insopportabile per i campani?"
Redazione Sa