E’ Vincenzo Napoli il dopo De Luca a Palazzo Guerra. Tutto secondo i piani, con le direttive del governatore rispettate dal Pd provinciale, la continuazione amministrativa della città è stata segnata. L’ufficialità ieri sera in un’affollata direzione provinciale in via Manzo in cui c’erano proprio tutti. L’acclamazione finale all’annuncio di Nicola Landolfi una naturale conseguenza. E a distanza esultano anche i socialisti salernitani. Perché Enzo Napoli non ha mai dimenticato, anzi le ha sempre ricordate, le sue profonde radici socialiste. E a distanza di 29 anni, dall’elezione di Vincenzo Giordano, era il 1987 con un giovane De Luca nelle vesti di vice, riecco il Garofano nelle alte sfere di Palazzo Guerra. Allora ci fu la svolta politica della città, l’avanzata inarrestabile del Garofano che spinse l’invincibile Dc a rifugiarsi nell’opposizione. Un’ondata che portò ben 15 consiglieri del Psi ad accomodarsi nel parlamentino cittadino per quella che fu definita una svolta epocale sull’onda dell’asse Craxi, Conte e, successivamente, Sullutrone alla Regione. E in quella trasformazione epocale c’era già Enzo Napoli, attivo militante con il garofano all’occhiello.
Antonio Roma