Punti nascita a rischio chiusura nel salernitano, Iannone: De Luca dice bugie

L'esponente di Fratelli d'Italia: attacca il Governo, ma la colpa è della Regione

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Salerno.  

"De Luca e i suoi vanno raccontando sui territori che devono chiudere laboratori e punti nascita perché il Governo centrale non fa uscire la Campania dal Piano di rientro. Una strumentalizzazione tanto grande quanto vergognosa. Un’autentica mistificazione per fare lotta politica sulla pelle dei cittadini raccontando balle. La verità è che la Campania non può uscire dal Piano di rientro perché persistono ancora oggi importanti criticità rispetto agli adempimenti della Regione: ad oggi gli standard di qualità dell’assistenza residenziale per anziani con età superiore a 75 anni non sono adeguati, così come numerosi Centri di senologia non raggiungono i livelli minimi". A dirlo il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, commissario regionale del partito in Campania.

"Il ministero ha chiesto a tal proposito di efficientare i centri, al fine di garantire che l’erogazione avvenga solo in Centri che assicurano qualità. Secondo tale indicazione, il problema non sono i punti nascita perché da gennaio 2025 il numero dei centri è stato rimodulato. Purtroppo anche i dati relativi agli screening oncologici non raggiungono i target di sufficienza previsti dagli indicatori NSG. Risultano ancora insufficienti anche gli screening su colon e mammella. De Luca e i suoi uomini non solo non si assumono la responsabilità della loro incapacità, ma addirittura vorrebbero fare terrorismo psicologico sui territori utilizzando in maniera sovietica la bugia sistematica. La sanità in Campania è un disastro con casi tragici che quotidianamente sono alla ribalta delle cronache. Non consentiamo a De Luca e i suoi di mestare nel torbido perché è inchiodato al suo fallimento", l'affondo finale di Iannone.