Decadenza De Luca, si lavora per evitare le urne a maggio

Quindici giorni per arrivare al 23 febbraio data ultima per lo scioglimento del consiglio comunale

Salerno.  

E' arrivata in comune puntuale, ieri, la notifica della Prefettura del dispositivo di decadenza del sindaco Vincenzo De Luca, dopo la conferma della condanna in Appello. Contestualmente, lo stesso atto è stato trasmesso anche al ministero dell'Interno, come da prassi. Dunque, ora, si guarda allo scioglimento del consiglio comunale, e quindi al ritorno al voto. L'entourage di De Luca, però, sta studiando un'escamotage che consenta di allungare un po' i tempi, per evitare che ciò avvenga. Una delle strade percorribili è quella già utilizzata durante i mesi di incompatibilità dello stesso De Luca, tra le cariche di sindaco e viceministro. Dunque, ci sarà una riunione del consiglio comunale, come impone la legge, per prendere atto della decadenza del sindaco, un passaggio formale prima del ritorno alle urne, ma questa cosa avverrà il più tardi possibile. Dilatare i tempi, magari arrivando fino a quindici giorni, sembra essere la soluzione che tutti si auspicano, e poi magari se la cosa lo renderà necessario, far mancare il numero legale, così da non poter prendere atto della decadenza del primo cittadino. Questo per riuscire ad arrivare al 23 di febbraio, data ultima utile per lo scioglimento del consiglio comunale, che poi porterebbe i cittadini di Salerno nuovamente alle urne a maggio, prima data utile in calendario. Riuscendo a superare indenni questa data, si raggiungerà l'obiettivo, che quindi consentirà al consiglio comunale di restare in carica ancora un po' di tempo