Commemorazione Falvella, scambio d'accuse tra Anpi e Fratelli d'Italia

I partigiani: attenti alle rievocazioni fasciste. Iannone: lo ricorderemo come ogni anno

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Salerno.  

Domenica ricorre l'anniversario della morte di Carlo Falvella, giovane militante Msi ucciso a Salerno. In vista della commemorazione, una serie di sigle hanno messo in guardia dal rischio di rievocazioni neofasciste.

"Da qualche anno in qua il 7 luglio è stato occasione di ritrovo per forze politiche e organizzazioni estremistiche di destra che, con la sedicente intenzione di commemorare la morte del giovane militante del MSI Carlo Falvella, hanno dato vita, nel centro di Salerno a manifestazioni all’interno delle quali sono stati documentati gesti, parole d’ordine e slogan riconducibili e inneggianti alla simbologia fascista che richiamano sia il periodo più buio e vergognoso per il nostro Paese del ventennio sia gli anni più recenti della “strategia della tensione” e le sue stragi: infatti nei pressi della lapide fa bella
mostra di sé una croce celtica, icona cara ai neofascisti di Ordine Nuovo degli anni 60 e 70. Inoltre, le persone che hanno documentato con foto e video la presenza di tali simboli e comportamenti sono state oggetto di offese e minacce.
Nell’approssimarsi di questa data e in considerazione di quanto accaduto negli scorsi anni e ancor di più alla luce dei sempre più frequenti episodi di violenza fisica e verbale di matrice fascista che continuano a registrarsi in tutta Italia,
come documentato dai mass media di ogni indirizzo politico, esprimiamo la nostra preoccupazione che il 7 luglio possa diventare ulteriore occasione per l’affermazione di disvalori e ideologie sconfitte dalla Storia. Pertanto, nel pieno rispetto del diritto garantito dalla Costituzione alle sole forze democratiche di manifestare, auspichiamo che tutti gli organi deputati alla tutela dell’ordine pubblico prestino la massima attenzione perché ogni evento collegato alla predetta ricorrenza rispetti le leggi della Repubblica Italiana in merito al divieto di apologia di fascismo, di istigazione all’odio razziale e politico e di ricostituzione del partito fascista. In particolar modo, chiediamo che sia garantita la massima vigilanza in merito alle ipotesi di reato di cui sopra e facciamo appello alla cittadinanza tutta perché ci sia un presidio democratico in Piazza 25 Aprile". 

Questo l'appello firmato da Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Salerno, Associazione Nazionale Ex Deportati Sa-Altavilla Salentina, CGIL Salerno, CISL Salerno, UIL Salerno, Arci Salerno, Arci Marea, Associazione Daltrocanto, Zona Orientale Rugby Popolare, Associazione Culturale Andrea Proto, Associazione Proletari Escursionisti – Salerno, Metis Fest, Frontiera Sud, Collettivo Lisistrata, LINK Fisciano, Sinistra Italiana Salerno, Unione Giovani di Sinistra, Rifondazione Comunista Salerno, Giovani Comuniste/i Salerno, Movimento 5 Stelle.

Non si è fatta attendere la replica di Fratelli d'Italia, attraverso il senatore e commissario regionale, Antonio Iannone: "E’ vergognoso che l’Anpi cerchi di rinverdire scontri ideologici che negli anni di piombo portarono alla tragica morte di tanti giovani. Carlo Falvella fu uno di questi e come ogni anno domenica mattina lo commemoreremo come abbiamo sempre fatto insieme ai nostri giovani. Un momento che è memoria collettiva per Salerno e che il movimento giovanile di Fratelli d’Italia ha sempre vissuto in una logica di pacificazione affinché quella stagione non ritorni mai più. Quest’anno saranno 52 anni dalla morte di Carlo per mano della follia dell’anarchico Marini che per quel gesto sciagurato fu protetto e premiato dalla sinistra. La stupidità ideologica giungeva a tanto e l’Ampi ne è nostalgica con i suoi salottieri eredi dei partigiani rossi. Gente che voleva sostituire alla dittatura fascista quella comunista portando l’Italia nel patto di Varsavia e nei paesi satelliti dell’Unione Sovietica. E’ chiaro che noi non cederemo mai alla mentalità di questi sconfitti dalla storia e torneremo a dire sempre ai giovani che il loro impegno politico è fondamentale per la democrazia e debbono esercitarlo non diventando mai strumento di cattivi maestri che portarono alla tragedia di Carlo. Domenica alle ore 10,30 saremo in Via Velia per un composto momento di memoria, come ogni anno", le parole di Iannone.