La Corte d'Appello dichiara decaduto De Luca

La decisione giunge a pochi giorni dalla sentenza del Tar, che insediava di nuovo il sindaco

Salerno.  

La Corte d’Appello di Salerno ha dichiarato decaduto Vincenzo De Luca, dalla carica di primo cittadino di Salerno. Il sindaco è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali. I giudici del secondo collegio, presieduto da Pasquale Perretti, hanno emesso la sentenza al termine di un procedimento relativo alla sua incompatibilità tra il ruolo di sindaco e quello di viceministro ai Trasporti, nel periodo del governo Letta. Il periodo in questione è quello compreso tra il 3 maggio 2013 e il 22 febbraio 2014, quando Vincenzo De Luca ricopriva l’incarico di primo cittadino di Salerno, ed esponente di governo, anche se privo di deleghe. I giudici di secondo grado, quindi, hanno confermato la sentenza in primo grado, che era stata emessa il 24 gennaio 2014, ed aveva dichiarato sussistente la causa di incompatibilità del sindaco, dichiarandolo decaduto. La decisione giunge a pochi giorni dalla sentenza emessa dal Tar che insediava nuovamente Vincenzo De Luca, sospeso dalla carica di primo cittadino, per effetto della legge Severino, subito dopo la condanna per abuso d'ufficio. Il difensore di De Luca, l’avvocato Caramanno, ha già annunciato che ricorrerà in Cassazione. La sentenza emessa dai giudici del secondo collegio è esecutiva, quindi anche il ricorso al Tar non dovrebbe sospenderla. Per questo motivo Vincenzo De Luca dovrebbe decadere al termine della procedura prevista. Ora la procedura prevede che, dopo l’invio in prefettura del dispositivo di sentenza, emesso dalla cancelleria del tribunale di Salerno, il vice prefetto vicario, Giovanni Cirillo, invierà una lettera al presidente del consiglio comunale di Salerno, Antonio D’Alessio, dove presenterà gli adempimenti a seguito della sentenza di decadenza. A seguito della decadenza di De Luca, il comune di Salerno, dovrà andare alle elezioni, non appena si presenterà la prima data utile che prevede una tornata elettorale.