Regionali, Cirielli prenota la Campania: «Il candidato sarà nostra espressione»

«Non vogliamo mettere una bandierina ma un profilo in grado di governare bene dopo De Luca»

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Salerno.  

Il congresso provinciale di Fratelli d'Italia a Salerno si è rivelato l'ennesima occasione per sondare il terreno in vista delle prossime Regionali in Campania. Una sfida a cui guarda con interesse il partito di Giorgia Meloni. «Il centrodestra sarà unito perché, per fortuna, a livello regionale, non contano i livelli locali. Ci sarà una decisione di carattere nazionale. È chiaro che questa è una regione, per forza di cose, che sarà espressione di Fratelli d’Italia», ha detto il vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli a margine dell'evento politico. «Per le regioni in campo già in mano a Forza Italia e a Lega quando hanno rapporti di forza diversi, Fratelli d’Italia dovrebbe rivendicare anche le regioni a guida Lega e Forza Italia in giro per l’Italia, ma non lo facciamo. Quindi, è logico che un minimo di compensazione ci sarà con le regioni che non hanno un governatore uscente di centrodestra che, certamente, saranno appannaggio di Fratelli d’Italia».

Cirielli ha, poi, precisato che il candidato non dovrà essere per forza un uomo di partito ma che, chiaramente, dovrà essere riconosciuto da Fdi. «Fratelli d’Italia non ha la pretesa di mettere la bandierina, certo abbiamo uomini di partito, a cominciare da chi parla, dal ministro Sangiuliano, Antonio Iannone, ma ne potremmo trovare anche altri, che sono sicuramente di partito e capaci di governare. Ma, su questo, siamo molto aperti con gli alleati di centrodestra, anche per trovare nomi di area di centrodestra, con un beneplacito di FdI, che non siano proprio una bandierina. Anche lì, l’obiettivo non è mettere Cirielli piuttosto che Sangiuliano, ma mettere una persona espressione del centrodestra, che sia in grado di governare bene per la Campania e non posizionare un nominativo. Io candidato? Secondo me è giusto che io continui a fare il viceministro degli Esteri. Anzi, mi auguro di farlo anche per i prossimi cinque anni. Se dovessi mettere la firma su quello che voglio fare da grande è continuare a fare il viceministro degli Esteri. E lo stesso farebbe anche Sangiuliano. Però, se fosse necessario per l’unità complessiva del partito lo faremo. Ma noi dobbiamo lavorare con gli alleati per cercare di individuare una figura anche non di partito, che possa avere l’obiettivo chiaro di governare bene la Campania dopo questi dieci anni di sfascio di De Luca».