Elezioni provinciali a Salerno, scintille tra Alfieri e Fratelli d'Italia

Il presidente stabilisce la data, Iannone accusa: "Ha paura del voto popolare"

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Salerno.  

"Incredibile che Alfieri convochi elezioni con il vecchio sistema sotto Natale e prevedendo i seggi di mercoledì. La legge consentirebbe tranquillamente di votare dopo la pausa natalizia considerando anche che è in discussione in Parlamento la legge per tornare al voto diretto. Alfieri e il Pd hanno il terrore di elezioni vere, dove sceglie il popolo, perciò si affretta".

Comincia così la nota a firma di Antonio Iannone, senatore e commissario regionale di Fratelli d'Italia. Per l'esponente di centrodestra, infatti, "scadendo il mandato dell’attuale consiglio il 18 dicembre 2023, cioè di lunedì, e non potendo sfruttare il successivo fine settimana che è Natale, preferisce far votare subito di mercoledì. Quanto zelo e quanta fretta comporta la paura. A chiacchiere sostiene che è per il ritorno al voto diretto e ora vuole rinnovare tempestivamente il consiglio pensando poi di parlare di incostituzionalità della cessazione anticipata dei mandati dei consiglieri. Si dovrebbero solo vergognare della legge Delrio e preoccuparsi che venga superata ma la propria poltrona è più importante della democrazia e di avere un’Istituzione vera e non un comitato elettorale del Pd", l'affondo di Iannone.

Braccio di ferro anche al Parco del Cilento: "Sono quasi scaduti i 6 mesi entro i quali bisognava convocare l’assemblea dei sindaci per eleggere il comitato direttivo che affianchi il presidente Coccorullo: i sei mesi scadono il 28 ottobre, e ad oggi non c’è neanche ancora la convocazione. Al Parco si può aspettare andando anche oltre il termine perché li Pd ha avuto e ha difficoltà di sintesi. Sono semplicemente ridicoli. Per il Pd la legge è una fisarmonica e la coerenza è una tromba con la sordina", l'atto d'accusa del senatore salernitano.