Bonifica dell'amianto, Scafati Arancione rivendica la paternità dell'iniziativa promossa dall'Acse e chiede un serie di incontri con i cittadini per sensibilizzare la comunità al delicato tema.
"Apprendiamo con entusiasmo la notizia secondo la quale l'Acse abbia dato seguito alle nostre richieste, concretizzate mediante il summit avuto con le istituzioni agli inizi di luglio: adeguarsi alla legge regionale n.20/2013 in materia di misure straordinarie sulla prevenzione e la lotta al fenomeno dell'abbandono dei rifiuti", ha detto il portavoce Francesco Carotenuto. "Il protocollo d'intesa stipulato dall'Acse con le imprese qualificate allo smaltimento di questo pericoloso rifiuto".
La questione venne sollevata da Scafati Arancione e da un gruppo di cittadini esasperati per una questione troppo spesso sottovalutata e che invece rappresenta un serio pericolo per la salute pubblica. Agli inizi di luglio infatti, una delegazione del laboratorio politico in quota centrosinistra, insieme ad alcuni cittadini, incontrò la consigliera delegata all'Ambiente del Comune di Scafati, Daniela Ugliano, per chiedere un adeguamento formale e sostanziale alla legge sopracitata, la quale prevede misure in grado di affrontare la scottante vicenda, mettendo i cittadini al tempo stesso nelle condizioni di poter smaltire in sicurezza il pericoloso rifiuto speciale come l'amianto.
"Nel contempo le amministrazioni pubbliche, in riferimento al testo regionale, fanno la loro parte attiva di supporto diretto e indiretto con i cittadini. Lo stesso testo regionale prevede lo stanziamento di fondi adeguati che non gravano sul bilancio dell'ente", ha continuato Carotenuto. "E' evidente che questo risultato rappresenta un passo fondamentale per la salute pubblica ma riteniamo vada affiancata con iniziative culturali e di sensibilizzazione che l'ente dovrebbe organizzare nelle scuole e non solo, così da formare le coscienze sul rischio che si corre con l'abbandono dell'amianto".
Redazione Sa
