La vicenda degli errori accertati dal revisori dei conti sul bilancio del Comune di Salerno arriva a Roma: presentata nella seduta di aula della Camera l’interrogazione scritta su iniziativa dell’onorevole Pino Bicchielli di Noi Moderati.
Bicchielli ha interrogato il presidente del Consiglio, il ministro del MEF e il ministro dell’Interno sulla situazione del bilancio del comune di Salerno collegandola alla precedente interrogazione già presentata sullo stesso argomento il 29 marzo.
Questo il testo integrale dell'interrogazione all'attenzione del Governo nazionale:
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
come rappresentato nell’interrogazione a risposta scritta 4-00745 presentata all’odierno interrogante in data 29 marzo 2023, la situazione debitoria del comune di Salerno presenta serie criticità, e a quanto si apprende parrebbe essersi ulteriormente aggravata;
il comune di Salerno era stato inserito nel gruppo delle città destinatarie del « Decreto Aiuti » per il risanamento finanziario avendo denunciato, per l’anno 2020, un disavanzo di amministrazione pari a 201.893.510,41 euro;
già nei bilanci consuntivi deliberati dal comune negli anni 2020 e 2021 sono state riscontrate criticità che ne pregiudicano l’affidabilità e la veridicità;
nel consuntivo del 2020, ad esempio, il documento contabile risulta aver subìto modifiche prima dell’approvazione definitiva per la dichiarata presenza di una errata quantificazione dei residui passivi;
a seguito della riformulazione il totale dei residui si mostrava scollegato rispetto ai dettagli contabili non recependone le movimentazioni, venendo dunque a configurarsi come un corpo estraneo alle risultanze del periodo nei quadri di dettaglio, con conseguente assoluta inaffidabilità del valore del disavanzo di amministrazione;
il disavanzo consuntivo del 2021 è stato quantificato in euro 169.900.000 dopo riallineamento contabile di euro 78.125.425.32 riconoscendo che quel bilancio era viziato da errori;
in merito all’esercizio 2022 risultano difformi i seguenti residui attivi quantificati come segue: 10.290.328,03 di cui euro 6.815.852,28 per esproprio Ospedale capitolo 401309000, euro 3.474.475.75 per Autorimessa di via F.lli De Mattia capitolo 401309900, euro 6.283.000,00 per aliena- zione ex Procura di Via Rafastia capitolo 401309000;
la previsione del rientro forzato entro la fine del 2024 di euro 51.402.341,23 euro, pari al terzo del totale, potrebbe indurre a ritenere che la quantificazione sia stata una scelta per usufruire del periodo di salvaguardia di due anni, probabile fonte di gravi conseguenze sui cittadini;
a seguito di una segnalazione da parte di alcuni Consiglieri del comune di Salerno al Collegio dei revisori dei conti, avvenuta in data 31 maggio 2023, relativa al presunto illegittimo accertamento di entrate per l’alienazione di beni del patrimonio disponibile ed al conseguente erroneo riaccertamento dei residui attivi, i revisori dei conti hanno risposto in data 10 luglio 2023, con regolare verbale n. 22, specificando che ai sensi dei princìpi contabili 3.10 e 3.11 del- l’Allegato 4/2 del decreto legislativo n. 118 del 2011 non era possibile iscrivere i residui attivi relativi all’Autorimessa di via F.lli De Mattia e all’alienazione ex Procura di via Rafastia;
nel medesimo verbale, i revisori dei conti hanno invitato i responsabili dei settori competenti del comune di Salerno a provvedere alla rettifica delle scritture contabili operando sulla gestione dei residui con efficacia ex nunc;
il bilancio del comune di Salerno appare dunque essere alterato, a danno dei cittadini salernitani e dei conti dello Stato in quanto queste modifiche possono incidere direttamente sui fondi attinti dal comune di Salerno nel capitolo statale riservato al cosiddetto « Salva Comuni » –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti e quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intendano assumere per fare chiarezza su questa vicenda che rischia di arrecare nocumento ai cittadini di Salerno e ai conti dello Stato.