"De Luca permetta attività all'aperto nei comuni salernitani che vivono di turismo", è l'appello del deputato della Lega Attilio Pierro, componente della commissione Agricoltura, che ha inviato un’interrogazione ai ministri dell’Agricoltura, della Salute e Del Turismo in merito alla problematica della pesta suina e dei provvedimenti adottati per cercare di contrastare la diffusione.
Al fine di contenere la diffusione del virus, infatti, le normative prevedono la possibilità di bloccare le attività all’aperto nelle zone infette. Il deputato ha richiesto un’analisi più approfondita della situazione, al fine di individuare possibili soluzioni che consentano la ripresa delle attività economiche vitali per le comunità colpite.
"La peste suina africana è una malattia da non sottovalutare, contro la quale la Lega ha agito con numerosi interventi. - ha sottolineato Pierro - Per arginarla, le norme prevedono che, nelle aree infette, possano essere bloccate le attività all'aperto, anche se l'elevata contagiosità del virus non tocca né l'uomo, né altri animali domestici o selvatici. È quanto accaduto in 17 comuni nella provincia di Salerno, che si sono visti vietare dal presidente della Regione la raccolta dei funghi e dei tartufi, la pesca, il trekking, il Mountain bike, le gite a cavallo, manifestazioni all'aperto e altro ancora. Questi paesi vivono, però, di turismo montano e i divieti stanno recando loro un enorme danno economico. Ci chiediamo dunque dove sia De Luca e perché non permette, come in altre regioni, il riavvio di attività essenziali assieme all'accelerazione del piano di abbattimento dei cinghiali nella zona rossa", le parole del deputato della Lega.