Sulle elezioni amministrative a Scafati, fuori dal clima di campagna elettorale, arriva la riflessione del parlamentare salernitano di Alleanza Verdi Sinistra, Franco Mari. «A Scafati, il centrosinistra ha perso per la sua divisione e sono evidenti le gravissime responsabilità di chi, per il ruolo istituzionale che ricopre, avrebbe dovuto unire anziché dividere. Invece i territori della Campania, e della nostra provincia in particolare, somigliano sempre di più a pedine nello scacchiere dei calcoli elettorali regionali. L'accordo nella coalizione andava trovato a partire dai partiti di centrosinistra e dal candidato che esprimevano. Separare i partiti dal cosiddetto civismo ha prodotto il risultato che conosciamo, consegnando una delle più grandi città della provincia alla peggiore destra. È l’errore di sempre: affidarsi alle persone, alla forza elettorale dei singoli, anziché ai progetti di cambiamento. La situazione di Scafati, purtroppo, è particolarmente grave anche per il candidato che è stato eletto sindaco e sul quale noi manteniamo tutte le nostre riserve e le nostre preoccupazioni da molti punti di vista».
Ma Mari pensa anche al prossimo appuntamento elettorale, quello delle Provinciali. «Proprio per l'esperienza negativa fatta in una situazione importante, come quella di Scafati, non possiamo perdere tempo. Va convocato un tavolo di centrosinistra, va costruita una coalizione che tenga assieme tutte le opposizioni al governo di destra. È urgente perché è molto probabile che si voti per le Province in concomitanza o addirittura lo stesso giorno delle elezioni europee e quindi non c'è molto tempo per fare una scelta oculata, ragionata, che appunto sia capace di unire le forze di opposizione e non consegnare questa provincia alla destra».
E su eventuali nomi da proporre alla presidenza della Provincia, Mari è chiaro: «Credo che si debba partire da qui, trovando anche una autonomia da altri livelli che rischiano di “inquinare” questa discussione. Una volta tanto mi piacerebbe che nomi e programmi siano veramente tutt’uno. Noi siamo favorevoli alla reintroduzione dell’elezione diretta dei consigli provinciali e anche la legge elettorale che si prospetta, con la competizione nel collegio e l’assegnazione dei seggi su base proporzionale, va nella direzione giusta. Si parta perciò dai territori e dai loro bisogni per trovare una quadra complessiva rispetto ad una tornata elettorale che sarà decisamente importante, perché andranno a voto tutte le province di Italia e il risultato, ovviamente, sarà letto come un test politico. Quindi partiamo da qui, convochiamo un tavolo di centro-sinistra a partire dal Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra che sono le forze principali di opposizione in questo momento al governo della destra. Noi inizieremo la nostra mobilitazione già alla fine di giugno, con una iniziativa pubblica sullo stato dell’ambiente in provincia di Salerno».