"La sanità pubblica campana vive una crisi ormai cronica che risulta ancora più evidente nelle aree interne, dove è molto difficile poter ricevere cure adeguate, in particolare in casi di emergenza. La paventata chiusura dei punti nascita negli ospedali di Sapri, Polla e Vallo della Lucania rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme di un sistema sanitario che rischia di implodere". Così, in una nota, la coordinatrice del Movimento 5 Stelle di Salerno, Virginia Villani.
"Il requisito minimo dei 400 parti in un anno per tenere in vita un punto nascita non può valere per alcune aree interne del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro che, da anni, vivono già molte criticità logistiche e infrastrutturali", sottolinea l'esponente politica salernitana.
"La chiusura dei centri nascita, già scongiurata qualche anno fa grazie al nostro intervento, va assolutamente evitata anche stavolta, perché sarebbe un ulteriore motivo di isolamento e di disagio per le comunità di quelle zone della provincia di Salerno - il monito di Villani -. Il decreto Balduzzi non mirava alla soppressione dei servizi, ma alla loro messa in sicurezza. La ratio era quella di organizzare i servizi al fine di renderli sicuri e non di eliminarli dalle aree interne che, in ogni caso, non potranno rispettare i parametri previsti per i centri urbani. Sono vicina- conclude Villani- ai cittadini e personalmente farò quanto in mio potere per cercare di mantenere attivi questi servizi e tutelare, ad ogni costo, il servizio sanitario nazionale, pubblico e disponibile per tutti", conclude la coordinatrice.