Criminalità, Piantedosi all'università di Salerno: non è solo problema del Sud

Il governatore De Luca: serve una legge per regolamentare l'uso dei social

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Salerno.  

L'università di Salerno ha ospitato la presentazione del progetto Serics, che vede l'ateneo con sede a Fisciano capofila nazionale. Finanziamento da 116 milioni di euro - grazie ai fondi del Pnrr - da destinare ad un ambizioso piano di cybersicurezza.

Piantedosi e De Luca al progetto dell'università

Nell'aula magna dell'università di Salerno la presentazione dell'iniziativa che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente regionale Vincenzo De Luca e del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. La fondazione Serics (Security and Rights In the CyberSpace) coinvolge 10 università, grandi aziende per un totale di 27 progetti.

Piantedosi: la criminalità non è solo un problema del Sud

Il ministro dell'Interno, al termine dell'incontro, si è soffermato con i giornalisti sui temi della criminalità. Sottolineando come sia un tema di particolare rilevanza e attualità, come dimostra anche la recente indagine sulla qualità della vita.

"La sicurezza non è solo un problema del Sud. In settimana incontrerò i tre sindaci delle principali città metropolitane, Milano, Roma e Napoli, che sono legati dalle stesse fenomenologie", ha fatto sapere l'inquilino del Viminale.

La stretta di De Luca: nuove leggi contro l'uso distorto dei social

"Le baby gang sono un fenomeno che si è diffuso negli ultimi anni e che è diventato estremamente preoccupante. I social, il mondo digitale possono essere una grande opportunità di conoscenza, di cultura, ma possono essere anche uno strumento di disumanizzazione e di violenza", le parole del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

"Abbiamo registrato il suicidio di ragazzi e di ragazze messi in croce via social da loro coetanei. Dobbiamo fare un lavoro di crescita culturale e un lavoro nelle famiglie e nei luoghi di aggregazione. Ma dobbiamo mettere anche in piedi forme di controllo sui social - la riflessione del governatore campano -. Ognuno deve essere libero di dire e di scrivere quello che vuole, ma deve mettere la sua firma rispondendo dei propri atti. Questo avviene in un Paese civile".

Il rettore: Unisa modello nazionale

"La cybersecurity è un effetto della digitalizzazione che come tutti sappiamo è velocissima. Due anni fa erano più di 40 miliardi i dispositivi interconnessi, ora la stima è stata abbondantemente superata, c'è una ulteriore amplificazione dei fenomeni di attacco. Entro tre anni - ha fatto sapere il rettore dell'ateneo di Salerno, Vincenzo Loia - contiamo di impiegare circa mille ricercatori in questo ambizioso progetto".