Dissesto idrogeologico nelle aree interne: a rischio diversi comuni campani

Il consigliere regionale Cammarano: "Chiediamo un cambio di passo dal presidente De Luca"

dissesto idrogeologico nelle aree interne a rischio diversi comuni campani

A Ottati, nel Cilento, il 92% della popolazione è esposta al pericolo

Salerno.  

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e Presidente della Commissione Aree interne Michele Cammarano denuncia una situazione pericolosa in Campania dove sono diversi i comuni che rischiano per gravi problematiche idrogeologiche.

Le dichiarazioni del consigliere Michele Cammarano

“In regione Campania - precisa il consigliere regionale Michele Cammarano - ci sono almeno 70 comuni con una popolazione esposta a rischio idrogeologico superiore a quella di Casamicciola, dove, secondo i dati ISPRA, 1 residente su 4 vive in zone a rischio. La maggior parte di questi sono piccoli comuni delle aree interne, periferici e ultraperiferici appartenenti a tutte le province campane. Pensiamo a Ottati, nel Cilento, con il 92% della popolazione, la quasi totalità, esposta a rischio idrogeologico, Greci ad Avellino con il 98% di popolazione esposta. Questi comuni, oltre a scontare un deficit di mobilità, sanità e istruzione, si trovano in contesti territoriali fragili che impongono una riflessione sul loro futuro. Una situazione che deve spingere la giunta De Luca a un deciso cambio di passo rispetto alle proposte di cementificazione del territorio avanzate fino ad oggi. L'esposizione al rischio - continua Cammarano - costituisce un problema enorme, sia per il numero di vittime, come si è visto nell’Isola di Ischia, sia per i danni prodotti alle abitazioni, alle infrastrutture e all’apparato industriale e commerciale come avvenuto recentemente nel Cilento.

Non si può trattare il tema del rischio idrogeologico con provvedimenti spot e figli dell’emergenza, come è stato fatto fino ad oggi, ma bisogna mettere in campo una programmazione seria e generale che mitighi il rischio e tuteli l’incolumità dei nostri concittadini. Lo spopolamento, la carenza di servizi e il deficit di sviluppo delle aree interne - conclude Cammarano - passa anche per la messa in sicurezza di un territorio che giorno dopo giorno diventa sempre più fragile”.