Riconoscere la cittadinanza onoraria per i minori stranieri a Salerno. Questa la richiesta contenuta nella missiva che Oreste Pastore, responsabile della Comunità di Sant’Egidio ha inviato al sindaco Vincenzo Napoli e all'assessore delle politiche sociali Paola De Roberto.
"Il Consiglio Comunale di Bologna lo scorso 29 giugno ha approvato la modifica allo Statuto del Comune di Bologna che impegna a inserire un riferimento al principio dello 'Ius soli' nel Documento e istituisce la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna per minori stranieri. - Si legge nel documento - Un modo fortemente simbolico per riconoscere ai minori stranieri l'appartenenza al luogo che li ha accolti e dove sono cresciuti al pari dei coetanei italiani. Una speciale forma di riconoscimento del loro ruolo di coesione tra popoli e culture diversi e per affermare pienamente le libertà fondamentali delle persone.
Ma anche una maniera per sottolineare, come ha fatto ancora di recente il Presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, che l’immigrazione è un’opportunità per le nostre comunità. E questo non solo per i cittadini stranieri che scelgono il nostro Paese come luogo di residenza e lavoro, ma anche per le famiglie e le imprese, in una parola per ‘il sistema Italia’, afflitto da una grave crisi demografica e dalla difficoltà a reperire lavoratori in tanti settori”.
Purtroppo il confronto su ius soli e ius culturae apertosi da tempo in sede politico – Istituzionale incontra tutte le difficoltà di questa fase politica, nella quale le questioni dei diritti e della giustizia sociale sembrano purtroppo relegate ad argomenti in secondo piano".
Per Pastore, le Amministrazioni locali più sensibili possano dare segnali di impegno su una questione epocale, quale è l’immigrazione.
”Secondo gli ultimi dati disponibili, è presente oltre il 4% di persone di origine straniera, provenienti da oltre 100 Paesi diversi, con alcune comunità fortemente radicate- conclude – mi auguro che Salerno possa annoverarsi tra le Amministrazioni che indicano la strada di un processo virtuoso di riconoscimento dei diritti fondamentali ai minori stranieri”.