Scafati, il Pd si spacca su Grimaldi

Le varie aree dei democrat divise sul componente della segreteria regionale

Scafati.  


«Michele Grimaldi siederà tra i banchi del consiglio comunale nella prossima assise». Bastano poche parole a Vittorio D’Alessandro per smontare il caso staffetta venutosi a creare nel Pd. Il capogruppo dei democrat in assise, dunque, spegne le polemiche sollevate da una parte degli iscritti del circolo di via Giovanni XXIII.

«La staffetta non sarà un problema per il Pd. Grimaldi darà un ottimo contributo all’opposizione e tutto il resto è noia». Intanto, ieri, anche lo stesso Grimaldi è intervenuto sulla questione. «In tanti anni di militanza politica, una delle poche cose che non sono mai riuscito ad imparare, é il non rimanerci male per il cosiddetto “fuoco amico”», ha detto il componente della segreteria regionale del Pd. «È davvero difficile non provare tristezza e dolore, quando si é costretti quasi quotidianamente a leggere il proprio nome sui media, oggetto di insulti e critiche feroci, da parte di quelli che dovrebbero essere i propri compagni di strada. Vorrei essere più cinico, ma non voglio rinunciare alla mia umanità. Che in politica è una qualità indispensabile».
A difesa di Grimaldi si è schierato anche Luigi Cinquegrana, esponente di spicco del Giovani democratici di Scafati e rappresentante del Forum dei Giovani. «Una volta i panni sporchi si lavavano in famiglia nei direttivi e nelle segreterie e si cercava di uscire con un pensiero unitario. I dirigenti locali si attaccano sui giornali e non si concentrano su una proposta politica unica e condivisa. Questo è un partito che ha bisogno di militanti che possano esercitare diritti veri di partecipazione alle scelte sui dirigenti e sui contenuti politici, e non soltanto quello di recarsi ai gazebo. Questo partito deve avere un nobile è alto profilo politico e culturale e lavorare in sinergia con gli iscritti altrimenti diventa solo un contenitore di singole ambizioni politiche». 

Il consigliere comunale Marco Cucurachi, tra gli esponenti della fronda anti-grimaldi, però non molla la presa: «E comunque semp’ a cas t stai....», ha scritto in dialetto sul proprio profilo Facebook. 

 

Redazione Sa